La Curia Romana ha dedicato un momento di profonda spiritualità al Papa, in un evento caratterizzato dalla preghiera collettiva. Durante la meditazione pomeridiana degli Esercizi Spirituali, svoltasi il 11 marzo, i membri della Curia e numerosi fedeli hanno avuto l’opportunità di unirsi nella recita del Rosario, trasmesso anche durch piazza San Pietro. L’incontro ha messo in risalto la necessità di supportare e pregare per la salute di Papa Francesco.
La meditazione pomeridiana degli esercizi spirituali
Il pomeriggio è iniziato con la quinta meditazione degli Esercizi Spirituali, condotta da padre Roberto Pasolini, predicatore della Casa Pontificia, nell’accogliente cornice dell’Aula Paolo VI. Questi incontri annuali rappresentano una tradizione importante per la Curia Romana, ponendo l’accento sulla riflessione e la crescita spirituale tra i membri del clero. Gli Esercizi Spirituali sono un’occasione per approfondire la propria fede e per acquisire una maggiore consapevolezza delle sfide quotidiane, in particolare per le figure di riferimento come quella del Papa.
Dopo la meditazione, i partecipanti hanno recitato i Vespri prima di unirsi per il Rosario. In questo contesto di preghiera comunitaria, la figura di Papa Francesco è stata al centro dei pensieri e delle suppliche dei fedeli, sottolineando l’importanza della salute spirituale e fisica del Pontefice in un periodo di sfide personali.
Le parole del cardinale Kurt Koch
A prendere la parola è stato il cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. Durante la sua introduzione, il cardinale Koch ha richiamato l’attenzione su una citazione del Vangelo di Giovanni, che esprime la transitorietà della vita e il passaggio delle responsabilità. Questa ricorrenza ha offerto l’occasione di riflettere sul momento che Papa Francesco sta attraversando a causa della sua malattia, evidenziando le sfide che anche un leader spirituale incontra nel corso della vita.
Il cardinale ha esortato tutti a pregare per la vicinanza del Signore al Papa, richiedendo un’intercessione speciale di Maria, “Madre della Speranza”, affinché il Santo Padre possa affrontare questo periodo con serenità e forza. Questo messaggio ha incontrato un forte riscontro tra i presenti, generando un senso di unità e solidarietà nei confronti del Pontefice.
La preghiera comunitaria e l’invocazione di intercessione
La recita del Rosario ha proseguito con la meditazione dei misteri dolorosi, articolata in cinque decine di Ave Maria. L’incontro è proseguito con il Salve Regina e le Litanie lauretane, espressioni tradizionali di supplica alla Vergine Maria. Ogni momento di questa celebrazione ha avuto un significato profondo, volto a raccogliere le intenzioni di tutti i fedeli in un clima di armonia spirituale.
Verso la conclusione del momento di preghiera, è stata espressa l’invocazione a Dio, chiedendo che venga mandato il Suo “Spirito in aiuto alla nostra debolezza”. Queste parole hanno cercato di incoraggiare i partecipanti a perseverare nella fede e crescere nell’amore, continuando a camminare verso la “meta della beata speranza”. Il momento si è chiuso con l’Oremus pro Pontifice, un atto di comunione con il Papa che ha ribadito l’importanza della comunità di credenti nel sostenere le figure spirituali in difficoltà.
Questa celebrazione ha rappresentato un’importante testimonianza di unità e di sostegno nei confronti di Papa Francesco, ricordando l’importanza della preghiera in tempi di difficoltà.