La città di Roma ha reso omaggio a Papa Francesco con una cerimonia funebre che ha visto la partecipazione di oltre 250mila persone. La celebrazione, svoltasi in Piazza San Pietro, ha attirato anche numerosi leader mondiali, unendo il popolo in un momento di grande commozione e riflessione. Il cardinale Giovanni Battista Re ha presieduto l’evento, sottolineando l’importanza del messaggio del Pontefice nel suo pontificato.
Un’affluenza straordinaria per l’ultimo saluto
Circa 250mila persone hanno affollato Piazza San Pietro e via della Conciliazione per dare l’ultimo saluto a Papa Francesco. La Questura ha confermato le stime dell’affluenza sin dalle prime ore del mattino, quando i varchi sono stati aperti poco dopo le sei. L’imponente dispositivo di sicurezza è stato coordinato dal centro per la gestione dei grandi eventi nella sala operativa di San Vitale, garantendo ordine e sicurezza durante tutta la cerimonia.
Il feretro è stato portato a spalla dai sediari fino al sagrato della basilica. La bara semplice in legno è stata collocata accanto al cero pasquale e al Vangelo aperto, simboli significativi della fede cristiana. Durante il rito funebre si sono alternati momenti di preghiera e riflessione collettiva da parte dei fedeli presenti.
Leader mondiali presenti alla cerimonia
La presenza dei leader mondiali sul sagrato della Basilica di San Pietro ha dato ulteriore risalto all’importanza dell’evento. Tra i partecipanti figuravano il presidente argentino Javier Milei, il presidente italiano Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni. Inoltre erano presenti dodici sovrani regnanti come Felipe VI di Spagna e Alberto II di Monaco.
Tra i capi di Stato internazionali si segnalano Donald Trump, Emmanuel Macron, Volodymyr Zelenskye e Frank-Walter Steinmeier dalla Germania. Anche rappresentanti delle istituzioni europee come Ursula von der Leyen hanno preso parte alla celebrazione insieme ad altri dignitari provenienti da tutto il mondo.
L’omelia del cardinale Giovanni Battista Re
L’omelia pronunciata dal cardinale Giovanni Battista Re ha toccato profondamente i cuori dei presenti. Il decano del Collegio Cardinalizio ha ripercorso gli aspetti più significativi del pontificato bergogliano evidenziando l’impegno costante verso gli ultimi della società. “Ha scelto di donarsi fino all’ultimo”, queste parole hanno suscitato applausi tra i fedeli che riconoscevano nel Pontefice un simbolo vivente dell’amore cristiano.
Re ha richiamato anche uno degli insegnamenti più importanti lasciati da Francesco: “Costruire ponti non muri”. Questo messaggio risuona forte nell’attuale contesto globale segnando una chiamata all’unità tra le diverse culture ed etnie.
Il viaggio finale verso Santa Maria Maggiore
Dopo la celebrazione in Piazza San Pietro, il feretro è stato trasportato sulla papamobile attraverso le strade romane verso Santa Maria Maggiore dove avverrà la tumulazione definitiva. Migliaia di persone si sono assiepate lungo il percorso applaudendo mentre immortalavano quel momento storico con i loro telefoni cellulari.
Papa Francesco aveva scelto questa basilica mariana per essere sepolto; un luogo significativo legatissimo alla sua devozione personale nei confronti della Madonna Salus Populi Romani che aveva visitato spesso durante il suo ministero pastorale a Roma.
La giornata si è conclusa con una forte sensazione collettiva tra tutti coloro che hanno partecipato: un tributo sentito ad un uomo che attraverso le sue azioni aveva cercato sempre d’incarnare valori universali come amore e compassione.
Articolo di