Roma ospita un evento per sensibilizzare sulla violenza di genere e il patriarcato

Un incontro all’Università Guglielmo Marconi di Roma il 26 gennaio 2025 affronterà la violenza di genere, il patriarcato e l’importanza della formazione per garantire sicurezza e rispetto alle donne.
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In un contesto sociale sempre più attento alle problematiche legate alla violenza di genere, il tema del patriarcato e delle sue manifestazioni, come stalking e body shaming, viene affrontato con sempre maggiore urgenza. Domani, 26 gennaio 2025, alle 11.30, la Sala Giulio Cesare dell’Università Guglielmo Marconi di Roma si trasformerà in un palcoscenico per una discussione cruciale promossa dalla Fondazione Artemisia e dall’Associazione Vite senza paura onlus. Questo incontro si propone di fare luce sulla tutela delle donne, delle vittime di violenza fisica e psicologica, e sull’importanza di un’informazione adeguata per la cittadinanza.

L’importanza di una corretta informazione e formazione

La violenza di genere continua a rappresentare un problema rilevante in Italia. Secondo Mariastella Giorlandino, presidente della Fondazione Artemisia, le donne vittime di femminicidio e stalking non ricevono spesso il supporto e l’ascolto di cui avrebbero bisogno. Questo è ciò che emerge dal sistema giudiziario, dove le difficoltà si amplificano per chi vive situazioni di coercizione e umiliazione. È quindi essenziale avviare percorsi formativi e educativi nelle scuole, per instillare nei giovani valori di rispetto e lealtà. L’obiettivo è quello di costruire un ambiente sicuro per le future generazioni, dove il rispetto per l’altro diventi una norma e non un’eccezione.

La formazione nelle scuole gioca un ruolo fondamentale non solo per affrontare temi legati alle donne, ma anche per educare ragazzi e ragazze su come riconoscere e reagire a situazioni di abuso. Questo approccio preventivo è cruciale per ridurre il numero di casi di violenza e promuovere una cultura di rispetto. La mancanza di informazioni adeguate, unita all’assenza di percorsi educativi ricorrenti, rappresenta un vuoto da colmare. Le istituzioni hanno il dovere di garantire programmi didattici che trattino questi argomenti in modo sistematico e continuo.

Testimonianze e interventi di esperti

Durante l’evento, è prevista la testimonianza di Daniela Bertoneri, madre di Michelle Maria Causo, una giovane vittima di un tragico femminicidio avvenuto a Roma. La presenza di Bertoneri vuole sottolineare l’importanza di dare voce a chi ha subito certi orrori, rivelando la cruda realtà tra le varie forme di violenza. Le sue parole servono a educare e sensibilizzare il pubblico, rendendo tangibile la sofferenza che molti vivono troppo a lungo nel silenzio.

A fare da cornice a questo drammatico racconto, vi saranno anche figure prominenti della cultura e della giurisprudenza come Maria Grazia Cucinotta e Simona Izzo, che collaborano da anni per la causa delle donne. Saranno accompagnate dal magistrato Fernanda Fraioli e Giovanni Carnovale, che interverranno sugli aspetti legali connessi alla violenza di genere e allo stalking. Sarà presentata una nota tematica redatta dal magistrato Solveig Cogliani, evidenziando l’importanza di una risposta istituzionale robusta e informata a queste problematiche.

Un appello all’azione collettiva

Le promotrici dell’evento ribadiscono la necessità di un’azione collettiva per affrontare la questione della violenza di genere. “Occorre un’azione sinergica affinché possano emergere i soprusi che ancora tante donne subiscono,” affermano. La lotta alla violenza e alla discriminazione non può essere lasciata solo alle singole iniziative, ma ha bisogno di appoggi istituzionali e della partecipazione attiva di tutti i settori della società. Solo così si possono costruire sistemi efficaci per garantire sicurezza e rispetto per tutte le donne, aiutando a far sparire per sempre dolori e sofferenze.

Il dibattito di domani segna una tappa fondamentale nel percorso verso una maggiore consapevolezza sociale e giuridica, avviando un discorso più ampio sui diritti delle donne e sul modo di affrontare il patriarcato in tutte le sue forme.

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