In occasione dell’ottantesimo anniversario dalla Liberazione, il Comune di Roma organizza la Festa della Resistenza, un evento che si svolgerà dal 25 al 27 aprile. La manifestazione, giunta alla sua terza edizione, mira a onorare i valori fondamentali della lotta contro il nazifascismo. Tuttavia, è importante notare che un emendamento presentato da Fratelli d’Italia propone di eliminare i 700mila euro destinati al finanziamento delle celebrazioni previste dalla legge di bilancio. Gli eventi si terranno nel quartiere di San Lorenzo, un luogo simbolico segnato dalla memoria del bombardamento del 19 luglio 1943.
Un tributo alla storia e ai suoi protagonisti
La Festa della Resistenza non è solo una celebrazione dell’eroismo dei protagonisti del 25 aprile 1945; intende anche riconoscere il contributo silenzioso ma fondamentale delle persone comuni. La Liberazione rappresenta una narrazione collettiva in cui ogni storia ha avuto un ruolo cruciale. Tra le iniziative in programma spicca il monologo “Storie di persone” dell’attore Ascanio Celestini, che offrirà uno spunto riflessivo sul tema. Inoltre, saranno presentati due libri significativi: “Assalto a San Lorenzo”, che racconta la prima strage fascista al potere con gli interventi di Rolando Galluzzi e Wilma Labate; e “Il prezzo della libertà”, dedicato alle vite spezzate dal fascismo tra il 1919 e il 1945 con Marcello Flores.
Un momento particolarmente toccante sarà dedicato alla memoria di Paolo Rossi, studente ucciso nel 1966 durante quello che è considerato il primo omicidio fascista del dopoguerra. Questo ricordo avrà luogo sabato sera in Piazza dei Siculi ed evidenzia come la lotta per la libertà continui ad avere ripercussioni nella società contemporanea.
Lezioni sulla resistenza a Roma
La manifestazione offre anche occasioni per approfondire le lezioni storiche legate alla resistenza nella capitale italiana. Umberto Gentiloni parlerà sulla liberazione di Roma mentre Alessandro Portelli tratterà le Fosse Ardeatine, luoghi emblematici legati agli orrori subiti durante l’occupazione nazifascista. Inoltre, ci saranno presentazioni letterarie come quella del libro “A Roma non ci sono le montagne” scritto da Ritanna Armeni presso la Libreria Giufà.
Altre discussioni includeranno “Roma in armi”, dove Davide Conti presenterà insieme ad Aldo Di Russo una panoramica sulla Resistenza nella Capitale tra il ’43 e ’44. Questi incontri offrono ai partecipanti l’opportunità non solo di apprendere ma anche di riflettere su quanto accaduto durante quegli anni bui.
Valori politici e sociali della resistenza
Un altro aspetto centrale dell’evento riguarda i valori politici e sociali ereditati dalla resistenza stessa. Interverranno figure come Benedetta Tobagi con una conferenza intitolata “Resistenza come progetto di futuro”, affrontando temi attuali quali Repubblica ed Europa attraverso una lente emancipativa. Altri relatori come Andrea Fabozzi parteciperanno a dialoghi sull’attualità delle lotte resistenziali nel contesto moderno.
In aggiunta agli incontri più seri ci saranno momenti dedicati all’approfondimento storico attraverso storie meno conosciute ma altrettanto significative: uno degli incontri sarà dedicato alla figura del magistrato Mario Amato assassinato dai Nar nel ‘80 con Sergio Amato presente per discutere questo capitolo oscuro della nostra storia recente.
Attività per giovani generazioni
Per coinvolgere le nuove generazioni nella commemorazione dei valori resistenziali sono previsti laboratori creativi pensati appositamente per bambini e ragazzi dalle Biblioteche comunali romane; attività come “Piccole letture resistenti” o “Facciamo la storia” permetteranno ai più giovani d’interagire attivamente con questi temi importanti attraverso esperienze pratiche.
Anche Daniele Napolitano condurrà un laboratorio fotografico dal titolo “Come nasce una fotografia? E può davvero cambiare il mondo?”, stimolando così curiosità nei confronti sia dell’arte visiva sia degli eventi storici passati.
Il programma variegato sembra rispondere all’intento degli organizzatori: raggiungere quante più persone possibile affinché possano riflettere sui valori fondanti della democrazia oggi ancora rilevanti nelle sfide contemporanee.