Nella serata del programma televisivo “Il sogno“, trasmesso su Raiuno, Roberto Benigni ha condiviso le sue riflessioni sull’Unione Europea, presentandosi come un entusiasta sostenitore di questa istituzione. Le sue parole hanno evocato una visione ottimistica e appassionata, sottolineando l’importanza storica e sociale di un progetto che ha come obiettivo la pace tra i popoli.
L’Unione Europea: da entità distante a costruzione comune
Benigni ha iniziato il suo intervento affrontando le perplessità comuni riguardo l’Unione Europea. Molti la vedono come un’entità burocratica distante, composta da Stati ognuno con la propria lingua e cultura. “Vi voglio parlare dell’Unione Europea. Mi direte ‘fermo, Benigni’. Quell’Unione confusa di paesi, quell’ente sovranazionale freddo e distante tra Bruxelles e Strasburgo.” Con queste parole ha fatto appello ai pensieri condivisi da molti, per poi lanciarsi in una difesa appassionata del progetto europeo.
Il comico ha evidenziato che, nonostante il sentimento di distacco percepito, l’Ue rappresenta una delle più importanti costruzioni politiche, sociali ed economiche della storia recente. “L’Unione Europea è la più grande costruzione istituzionale realizzata dall’essere umano negli ultimi 5.000 anni,” ha affermato, sottolineando così la portata di questo progetto diplomatico. Nel corso della sua esposizione, Benigni ha dipinto l’Ue non come fonte di divisione, bensì come simbolo di unità e collaborazione fra le nazioni.
Le fondamenta di un sogno condiviso
Un tema centrale nel discorso di Benigni è stata l’idea che l’Unione Europea costituisca non solo un progetto politico, ma anche una speranza e un sogno collettivo. “E’ l’unica volta in cui stati sovrani in pace scelgono liberamente di concedere parte della propria sovranità a un’istituzione comune,” ha spiegato, enfatizzando il significato storico che questo gesto rappresenta. Il passaggio dalla guerra all’unità è descritto come un “colpo di scena della storia,” che ha permesso di costruire una comunità incentrata sulla pace piuttosto che sulla divisione.
Benigni ha definito l’Ue “una rivoluzione silenziosa” in grado di trasformare non solo le vite dei cittadini europei, ma anche il panorama internazionale. La sua visione dell’Unione come un progetto di cooperazione è andata oltre le mere questioni politiche ed economiche, abbracciando una dimensione emotiva che coinvolge i cittadini. “L’Unione Europea è un sogno, un’emozione. Bisogna provare gioia per il fatto di essere europei,” ha dichiarato Benigni, trasmettendo un fascino che invita a riflettere sul significato di appartenenza a questa grande comunità .
Un nuovo paradigma di pace: l’importanza storica dell’Unione
L’aspetto forse più toccante del suo discorso è stata la personale connessione che Benigni ha stabilito tra la sua storia familiare e la pace che l’Unione Europea ha portato. Ricordando la guerra e le sofferenze vissute dai suoi antenati, ha affermato di appartenere alla prima generazione europea che non ha conosciuto il conflitto armato. “Ottant’anni di pace non sono mai esistiti nella storia dell’Europa,” ha puntualizzato, rendendo evidente come il progetto europeo non sia solo una questione politica, ma una conquista umana fondamentale.
Nel 2012, l’Unione Europea ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace, un riconoscimento che Benigni considera meritato e significativo. “Mai un premio fu più giusto di questo,” ha commentato, ribadendo il legame tra l’idea di pace e il progetto europeo. La celebrazione della pace come risultato tangibile dell’Unione è un aspetto che, secondo il comico, deve essere celebrato e valorizzato.
Il racconto emotivo di Benigni sull’Unione Europea invita a una riflessione profonda su ciò che significa essere parte di una comunità che ha scelto la collaborazione e l’unità . La sua visione trascende barriere linguistiche e culturali, rappresentando un richiamo potente a coltivare e proteggere i legami che uniscono i popoli europei.