Circa 450 pellegrini forlivesi sono tornati a casa dopo un intenso pellegrinaggio a Roma in occasione del Giubileo. Il gruppo, accompagnato da diversi sacerdoti tra cui il Vescovo e don Enrico Casadio, ha vissuto momenti significativi di condivisione e riflessione spirituale. Mariella Leoni, responsabile dell’Ufficio turismo e pellegrinaggi della Diocesi, ha sottolineato l’importanza della coesione tra i partecipanti durante questi giorni.
Dettagli del pellegrinaggio giubilare
Il pellegrinaggio si è svolto dal 24 al 26 marzo ed ha visto la partecipazione di oltre 400 persone provenienti da Forlì. La partenza è avvenuta in diverse fasi: circa 200 pellegrini hanno lasciato la città il 24 mattina, mentre altri hanno raggiunto Roma nei giorni successivi. L’ultimo gruppo, composto da circa 150 persone insieme ad altri sacerdoti come don Enzo Scaioli e don Filippo Foietta, è arrivato il giorno successivo.
Durante i tre giorni del viaggio, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di attraversare tutte le quattro Porte Sante previste per l’occasione. Le celebrazioni religiose si sono tenute in luoghi emblematici come Santa Maria Maggiore, San Paolo fuori le mura e San Pietro. Mariella Leoni ha ricevuto numerosi messaggi dai partecipanti che confermano quanto questa esperienza sia stata positiva e spiritualmente intensa non solo per i forlivesi ma anche per le altre diocesi coinvolte.
Incontro con altre diocesi romagnole
Un momento significativo del pellegrinaggio è stato l’incontro con altre diocesi romagnole mercoledì scorso. Oltre al vescovo Corazza erano presenti anche i vescovi delle diocesi di Faenza, Imola e San Marino insieme alle rispettive comunità locali. Questo incontro ha contribuito ad ampliare la dimensione della manifestazione religiosa portando il numero totale dei presenti a circa 1500 persone.
La prima tappa del percorso giubilare è stata all’abbazia delle Tre Fontane seguita dalla basilica di San Paolo fuori le Mura dove si è svolta una messa presieduta dal vescovo Corazza dopo aver varcato la Porta Santa. Il giorno successivo gli itinerari hanno incluso una visita al quartiere ebraico ed alla sinagoga locale; nel pomeriggio c’è stato un passaggio attraverso la Porta Santa nelle basiliche di Santa Maria Maggiore e San Giovanni in Laterano.
Ultimo giorno: celebrazione finale nella basilica di San Pietro
Il terzo ed ultimo giorno del pellegrinaggio ha visto un cammino simbolico da Porta Pia lungo via della Conciliazione fino alla basilica di San Pietro dove si è celebrata una messa all’altare della Cattedra dopo aver varcato nuovamente la Porta Santa. Mariella Leoni ha descritto l’organizzazione dell’evento come “impeccabile”, evidenziando che tutto si sia svolto in modo ordinato senza intoppi significativi.
Quest’anno giubilare prevede l’arrivo a Roma di ben 32 milioni di pellegrini; ci si aspetta che le file aumentino man mano che ci si avvicina alla primavera rendendo questo evento ancora più affollato ed emozionante per tutti coloro che vi parteciperanno.