Il bonus elettrodomestici, previsto dalla Legge di Bilancio, è ancora in fase di attesa per l’approvazione del decreto attuativo. Originariamente fissato per il 28 febbraio scorso, il varo del provvedimento non è avvenuto. Le modalità di accesso al bonus stanno subendo modifiche significative, con un passaggio da una richiesta online a uno sconto diretto in negozio. La situazione si complica ulteriormente con la necessità di definire le classi energetiche degli apparecchi che beneficeranno dell’agevolazione.
Le nuove modalità di accesso al bonus
La principale novità riguardante il bonus elettrodomestici è rappresentata dal cambiamento nelle modalità di fruizione dell’agevolazione. Non sarà più necessario inviare una domanda online come avveniva in passato attraverso un sistema simile al click day. Invece, si prevede l’introduzione dello sconto in fattura direttamente presso i punti vendita autorizzati. Questo significa che i consumatori potranno acquistare gli elettrodomestici beneficiari del bonus a un prezzo ridotto già al momento dell’acquisto.
I produttori applicheranno lo sconto direttamente sul prezzo finale e successivamente recupereranno la somma tramite credito d’imposta. Questa modifica mira a semplificare l’accesso all’agevolazione e rendere più immediata la fruizione del beneficio fiscale da parte dei cittadini.
Tuttavia, rimane aperta la questione della definizione delle classi energetiche degli apparecchi idonei all’agevolazione fiscale. È fondamentale stabilire quali prodotti rientrino nel programma affinché i consumatori possano beneficiare realmente dello sconto previsto.
La questione delle classi energetiche
Uno dei nodi cruciali da sciogliere riguarda le classi energetiche degli elettrodomestici che possono accedere al bonus. Inizialmente, la normativa prevedeva solo gli apparecchi con classe minima B, ma questa restrizione ha sollevato preoccupazioni tra i produttori italiani e ha portato alla decisione di ampliare l’ambito d’applicazione agli elettrodomestici fabbricati nell’Unione Europea.
Questa estensione è stata vista come un passo necessario per evitare che prodotti italiani venissero svantaggiati rispetto ai concorrenti europei sul mercato interno. Tuttavia, resta da chiarire quale sarà esattamente il criterio adottato nel decreto attuativo riguardo alle specifiche tecniche richieste per accedere all’agevolazione.
La Commissione attività produttive della Camera sta esaminando un emendamento relativo a questo tema dal 6 marzo scorso; tale emendamento potrebbe fornire indicazioni più chiare sulla questione delle classi energetiche e sull’applicabilità del bonus agli apparecchi elettrici ed elettronici presenti sul mercato europeo.
Dettagli sulla detrazione fiscale
È importante distinguere tra il nuovo bonus elettrodomestici e altre agevolazioni fiscali già esistenti come quella prevista per chi acquista mobili o grandi elettrodomestici destinati ad arredare immobili oggetto di ristrutturazioni edilizie. Questa detrazione IRPEF consente infatti uno sconto pari al 50% su spese fino a 5 mila euro nel corso dell’anno 2025; tale importo include anche eventuali costi relativi a trasporto e montaggio dei beni acquistati.
Le somme devono essere ripartite su dieci quote annuali uguali; negli anni precedenti erano stati previsti limiti diversi: 5 mila euro nel 2024 e ben 8 mila euro nel 2023 hanno caratterizzato le misure fiscali relative agli acquisti effettuati durante quei periodi.
Con queste informazioni disponibili ai consumatori interessati all’acquisto di nuovi dispositivi elettrici ed elettronici o alla ristrutturazione della propria abitazione, ci si aspetta ora una rapida conclusione dei lavori legislativi affinché possano essere definitivi sia le modalità operative sia le categorie merceologiche coinvolte nell’iniziativa governativa.