Il 2024 si conferma un anno cruciale per il settore delle energie rinnovabili, con la capacità globale che ha raggiunto livelli record. Nel frattempo, il governo italiano sta valutando emendamenti al decreto bollette, mentre Donald Trump annuncia l’introduzione di dazi sulle auto importate negli Stati Uniti. Questi eventi hanno un impatto significativo sull’industria automobilistica e sulla transizione energetica.
Emendamenti al decreto bollette: assicurazione e bonus elettrodomestici
Il governo italiano ha deciso di prorogare l’assicurazione obbligatoria contro le calamità naturali per le imprese. Questa misura è stata accolta positivamente dalle associazioni di categoria, che vedono nella continuità dell’assicurazione una protezione necessaria per affrontare eventi imprevisti. Tuttavia, la questione del bonus elettrodomestici rimane incerta; sebbene ci siano possibilità di estensione, non è garantito che venga approvato.
Per quanto riguarda gli incentivi alle auto aziendali, la situazione appare più complessa. Il nuovo regime fiscale previsto dalla Legge di Bilancio non subirà modifiche significative a causa della mancanza di coperture finanziarie adeguate. Le stime indicano che sarebbero necessari circa 8 milioni di euro per apportare cambiamenti a questa normativa. Attualmente, i veicoli come l’Audi Q2 vedrebbero aumentare notevolmente il loro valore fiscale annuo a causa delle nuove regole fiscali.
Le discussioni sugli emendamenti sono ancora in corso e potrebbero portare a sviluppi interessanti nelle prossime settimane. Tuttavia, i rappresentanti del governo hanno avvertito che senza una chiara strategia finanziaria sarà difficile implementare qualsiasi modifica significativa ai programmi esistenti.
Boom delle rinnovabili nel 2024: dati Irena
L’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili ha pubblicato un report dettagliato sullo stato delle energie rinnovabili nel mondo nel 2024. Secondo i dati forniti dall’agenzia, la capacità totale installata ha raggiunto i 4.448 gigawatt , con un incremento annuale impressionante pari a 585 GW rispetto all’anno precedente.
Questo aumento rappresenta oltre il 90% dell’espansione totale della capacità energetica globale e segna un tasso di crescita annuale del 15,1%, mai registrato prima nelle fonti alternative. La Cina continua ad essere leader indiscussa in questo settore; infatti ha contribuito quasi al 64% della nuova capacità installata nel mondo nel corso dell’anno passato.
Nonostante questi progressi significativi verso gli obiettivi globali fissati dall’accordo sul clima di Parigi – triplicare la capacità installata entro il 2030 – Irena avverte che sono necessari ulteriori sforzi per raggiungere l’obiettivo ambizioso degli undici terawatt richiesti entro quella data.
Francesco La Camera, direttore generale dell’Irena, sottolinea come sia fondamentale continuare ad investire nelle tecnologie verdi non solo per motivazioni ambientali ma anche economiche; infatti queste fonti possono generare posti lavoro e contribuire alla stabilità dei prezzi energetici globali.
Dazi sulle auto importate: dichiarazioni da Washington
Donald Trump ha recentemente annunciato l’introduzione di tariffe permanenti del 25% su tutte le automobili importate negli Stati Uniti d’America durante una conferenza stampa nello Studio Ovale della Casa Bianca. Questa decisione colpirà anche i veicoli provenienti da Canada e Messico ed è destinata a sollevare preoccupazioni tra gli industriali europei ed americani già alle prese con catene produttive complesse.
La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen si è dichiarata “profondamente rammaricata” dalla decisione americana ma rimane aperta alla ricerca di soluzioni negoziate affinché vengano tutelati gli interessi economici europei nell’ambito commerciale transatlantico.
Secondo analisi interne alla Casa Bianca, queste misure dovrebbero generare entrate significative destinate a finanziare tagli fiscali promessi dal presidente Trump stesso; tuttavia esperti del settore mettono in guardia sui potenziali effetti negativi sui prezzi al consumo e sulla domanda interna dei veicoli statunitensi stessi.
In parallelo ai dazi sulle automobili emerge anche l’interesse degli Stati Uniti nei confronti della Groenlandia; Trump sembra intenzionato ad acquisire questa regione ricca di risorse minerarie strategiche come petrolio e terre rare essenziali nella produzione tecnologica moderna.