Riforma farmaceutica: un anno dopo, effetti positivi e nuove prospettive per i pazienti - Socialmedialife.it
L’applicazione delle normative introdotte nella Legge di Bilancio 2024 sulla distribuzione di farmaci ha mostrato risultati incoraggianti a un anno dalla loro attuazione. Nuove modalità di erogazione stanno migliorando l’accesso ai medicinali, specialmente nelle aree con minori presidi sanitari. Pierluigi Russo, direttore tecnico-scientifico dell’Agenzia Italiana del Farmaco, ha condiviso dati buoni riguardo a questa transizione durante un evento organizzato dal Ministero della Salute. Il progresso della disponibilità di farmaci ha implicazioni significative per il sistema sanitario e per i pazienti.
La recente riforma della Legge di Bilancio 2024 si concentra sulla ristrutturazione della modalità di distribuzione di diverse categorie di farmaci. Secondo Russo, questa nuova strategia ha generato un cambiamento notevole: prima, i pazienti erano spesso costretti a recarsi in farmacia più di una volta oppure a ricevere medicine presso farmacie distrettuali. Adesso, la distribuzione convenzionata permette di avere farmaci disponibili direttamente nella farmacia più vicina, semplificando il percorso per gli utenti. Questo approccio ha un forte potenziale per promuovere l’aderenza ai trattamenti, migliorando così le possibilità di successo terapeutico per i pazienti.
Non è solo una questione di comodità, ma anche di efficienza del sistema sanitario. L’ottimizzazione della distribuzione mira ad alleggerire il carico sulle farmacie e a garantire che i pazienti possano ricevere le cure necessarie senza ritardi. Questa ristrutturazione è particolarmente utile per coloro che vivono in zone più isolate, dove l’accesso ai servizi sanitari è limitato.
Uno degli aspetti cruciali del cambiamento riguarda il supporto per i pazienti affetti da malattie croniche, come il diabete. La nuova normativa facilita l’accesso a medicinali vitali, contribuendo a mantenere una continuità terapeutica. La ristrutturazione ha permesso una riclassificazione degli antidiabetici a base di gliptine, migliorando ulteriormente l’aderenza dei pazienti alle terapie approvate. Russo ha evidenziato che l’accessibilità rafforzata ai farmaci ha portato a un incremento dell’aderenza terapeutica, cruciale per il monitoraggio e la gestione delle malattie croniche.
Dal punto di vista economico, questi cambiamenti hanno comportato risparmi significativi per il Servizio Sanitario Nazionale. I dati mostrano una riduzione dei costi pari al 13% rispetto alle spese precedenti. Questo avanzo si traduce in una prospettiva di oltre 600 milioni di euro di surplus per la spesa farmaceutica convenzionata entro la fine dell’anno. Tali risultati parlano chiaro e dimostrano come la riforma possa avere un impatto positivo non solo sui pazienti ma anche sull’intero sistema della salute pubblica.
Alla luce di questi risultati positivi, sarà fondamentale proseguire nelle riforme. Il Ministero della Salute ha incaricato l’Agenzia Italiana del Farmaco di lavorare su un nuovo elenco di categorie terapeutiche da considerare per un eventuale trasferimento alla distribuzione migliorata. Russo ha comunicato che la scadenza per l’individuazione di queste nuove categorie è prevista per il 30 marzo 2025, un passo significativo verso una continua evoluzione dell’accessibilità ai farmaci.
L’interesse per ulteriori riforme sottolinea l’importanza di mantenere una vigilanza costante sia sugli effetti economici che sul benessere dei pazienti. È chiaro che, dopo un anno di attuazione, le modifiche hanno avviato un percorso di cambiamento che può beneficiare un numero crescente di persone, specialmente coloro che hanno necessità terapeutiche continuative. La prossima fase del processo potrebbe impegnarsi a garantire che i risultati attesi siano ancora più ampi e inclusivi.