Montecatini Terme , 7 aprile 2025 – La regista Roberta Mucci ha ricevuto un prestigioso premio internazionale per il suo film “Senza Senso“, presentato a Madrid. Questo riconoscimento evidenzia non solo la qualità della pellicola, ma anche l’importanza del tema trattato, che affronta con sensibilità la questione della dipendenza da sostanze stupefacenti tra i giovani.
Il trionfo di “Senza Senso“
Il film “Senza Senso” è stato premiato da una giuria internazionale durante un festival cinematografico nella capitale spagnola. La regista e sceneggiatrice Roberta Mucci ha saputo catturare l’attenzione dei giudici grazie alla sua capacità di trattare un argomento delicato in modo incisivo ed efficace. La pellicola si distingue per la sua narrazione profonda e toccante, che mette in luce le problematiche legate all’uso di droghe tra i giovani.
Mucci ha espresso gratitudine verso il Montecatini International Short Film Festival e lo staff delle giornate del cinema di Madrid, sottolineando l’importanza del supporto ricevuto dalla Camera di Commercio locale e dalle scuole nel promuovere questo progetto. Il film si propone come uno strumento educativo, capace di stimolare riflessioni critiche sulla realtà della tossicodipendenza.
Un tema attuale: la dipendenza giovanile
Roberta Mucci ha dichiarato che l’idea alla base del film è emersa dalla volontà di affrontare una tematica tanto urgente quanto difficile: la tossicodipendenza nei giovani. Secondo la regista, questa problematica rappresenta un’emergenza silenziosa che colpisce molte vite senza preavviso. Attraverso le storie dei protagonisti, il lungometraggio intende mostrare come sia facile cadere nella spirale dell’abuso senza rendersi conto delle conseguenze devastanti.
Mucci racconta esperienze personali legate al fenomeno, citando casi reali di ragazzi costretti a entrare in comunità per disintossicarsi dopo aver sperimentato con le droghe. Questa connessione personale rende il messaggio ancora più potente e autentico.
Le location significative del film
“Senza Senso” è stato girato in diverse località della Toscana, tra cui Pistoia, Montecatini Terme e Borgo a Buggiano. Questi luoghi non sono solo sfondi scenografici; rappresentano anche una parte integrante della storia narrata nel film. Dalla tenuta Groppoli fino alla Villa Pitti Almerighi a Pieve a Nievole, ogni ambiente contribuisce ad arricchire visivamente il racconto.
La scelta delle location riflette una volontà precisa: portare sullo schermo una realtà concreta che possa risuonare con gli spettatori italiani ed internazionali. L’ambientazione toscana offre uno scenario suggestivo ma al contempo realistico per esplorare temi complessi come quello dell’abuso di sostanze stupefacenti tra i giovani adulti.
Il lavoro svolto da Mucci non si limita quindi all’aspetto artistico; mira anche ad accendere un dibattito su questioni sociali urgenti attraverso una narrazione coinvolgente ed emotiva.