Remo Anzovino, noto pianista e compositore italiano, ha lanciato il suo nuovo progetto musicale intitolato “Atelier”. Questo album rappresenta un’esplorazione delle molteplici possibilità espressive del pianoforte, combinando diversi colori, timbri e registri musicali. Registrato dal vivo con la partecipazione del pubblico, “Atelier” include venti brani scelti tra le opere più significative di Anzovino e una composizione inedita realizzata circa vent’anni fa per la sonorizzazione de “Il circo” di Charlie Chaplin. L’album si propone come una celebrazione della musica attraverso nuove interpretazioni.
La genesi di Atelier
L’album “Atelier” è frutto di un lungo percorso artistico che ha visto Remo Anzovino cimentarsi in diverse forme musicali nel corso degli anni. La scelta dei brani non è casuale; ogni pezzo è stato selezionato per il suo significato personale e per il legame emotivo che l’artista ha con esso. Tra i brani proposti ci sono quelli più amati dal pubblico ma anche quelli meno conosciuti che meritano una nuova vita. L’inedito rappresenta un momento cruciale nella carriera di Anzovino: composto due decenni fa, chiude simbolicamente un cerchio temporale della sua evoluzione artistica.
La registrazione dal vivo dell’album offre agli ascoltatori l’opportunità di vivere l’esperienza del concerto direttamente da casa. Gli applausi del pubblico sono stati mantenuti nelle tracce finali come segno tangibile dell’interazione tra artista e spettatori. Questo approccio rende “Atelier” non solo un prodotto discografico ma anche una testimonianza della connessione emotiva che si crea durante le performance live.
Riflessioni sull’imperfezione
In una recente intervista, Remo Anzovino ha parlato dell’importanza delle imperfezioni nella sua musica. Ha descritto “Hallelujah”, uno dei brani d’apertura dell’album, come un inno ai fallimenti umani piuttosto che alla ricerca della perfezione divina. Questa visione riflette la filosofia artistica di Anzovino: abbracciare le fragilità umane come parte integrante della creatività musicale.
Anche se riconosce il suo impegno costante verso la musica, confessa di avere difficoltà a godere pienamente dei risultati ottenuti nel tempo; è sempre proiettato verso nuove creazioni sonore. Questo desiderio incessante lo spinge a esplorare continuamente nuovi orizzonti musicali senza mai fermarsi a contemplare ciò che già ha realizzato.
I ricordi legati a Bologna
Bologna occupa un posto speciale nella vita e nella carriera di Remo Anzovino; qui ha trascorso anni formativi durante gli studi universitari e nei primi passi da professionista nel mondo musicale. Il compositore ricorda con affetto i momenti passati sotto i portici bolognesi dove scopriva se stesso lontano dalla famiglia ed esplorava nuove relazioni sociali ed artistiche.
La sua composizione “L’Immagine Ritrovata” trae ispirazione proprio da questi ricordi giovanili: riflette su quel senso di libertà tipico degli anni universitari quando tutto sembrava possibile e ogni giorno era carico di scoperte emozionanti. Questi sentimenti nostalgici emergono chiaramente nelle sue opere musicali dove riesce a catturare essenze profonde legate al passato senza cadere nell’eccessiva malinconia.
Un artista oltre le mode
Anche se spesso viene definito eretico per la sua capacità unica di distaccarsi dalle tendenze contemporanee, Remo Anzovino preferisce definirsi semplicemente osservatore del cambiamento sociale attraverso il suono. Non cerca approvazioni o riconoscimenti superficiali; piuttosto desidera esprimere esperienze autentiche tramite la sua musica.
Questa attitudine lo porta ad affrontare temi universali attraverso melodie accessibili ma profonde al contempo; nei suoi concerti riesce sempre a creare atmosfere intime capaci d’incantare pubbliche eterogenee ovunque si esibisca nel mondo.
Progetti futuri
Guardando al futuro immediatamente prossimo, Remo annuncia già alcuni appuntamenti estivi dedicati all’album “Atelier”. Sono previsti concerti sia in Italia sia all’estero con tappe importanti in città come Copenaghen oltre ad altre destinazioni internazionali quali Giappone e America nel 2025.
In aggiunta alla promozione dell’album ci saranno anche musiche originali create per film ed eventi teatrali programmati negli anni successivi fino al 2027.