Remo Anzovino lancia ‘Atelier’, un viaggio musicale tra note e arte per celebrare vent’anni di carriera

Remo Anzovino presenta il suo nuovo album ‘Atelier’, un traguardo artistico che celebra vent’anni di carriera, in tour tra le principali città italiane con un mix di musica e arte.
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Con un mix unico di colori sonori e segni distintivi, Remo Anzovino, apprezzato compositore e pianista, sta portando in tour il suo nuovo album ‘Atelier’, un’opera che rappresenta un importante traguardo della sua carriera. Questo album festeggia i venti anni di attività artistica del musicista e, a pochi giorni dalla sua uscita, ha già conquistato posizioni di rilievo nelle classifiche di vendita, dimostrando la sua crescente popolarità. L’artista ha iniziato il tour a Firenze e Torino, proseguendo a Milano e altre città italiane, dove le sue esibizioni promettono di essere incontri unici tra musica e pubblico.

Dettagli del nuovo album

‘Atelier’, pubblicato sotto l’etichetta Decca Italy e distribuito da Universal Music Italia, ha già fatto la sua presenza sentire nel mercato musicale. In pochi giorni ha scalato la classifica, raggiungendo il settimo posto tra i vinili più venduti e il 53° nella top 100 generale. Questo incoraggiante esito lo ha reso l’unico album di musica strumentale ad apparire nella rinomata classifica Fimi/Gfk. Il disco, che presenta il pianoforte in veste solista, è disponibile su tutte le più importanti piattaforme digitali e in formato fisico. ‘Atelier’ include brani iconici ripensati e rivisitati dal vivo, proseguendo il filone di lavoro che Anzovino ha intrapreso negli ultimi due anni, dopo l’uscita di ‘Don’t Forget to Fly’.

L’album rappresenta un viaggio attraverso le molteplici sfumature musicali del pianoforte, combinando registri e timbri in una sintesi espressiva. L’elemento che contraddistingue questo lavoro è che è stato registrato dal vivo in due serate private, catturando così l’essenza di un momento condiviso con il pubblico, come dimostrato dagli applausi che arricchiscono alcune tracce. L’album comprende venti canzoni, accompagnate da un brano inedito, creando così una collezione che riassume i momenti salienti della carriera di Anzovino.

L’importanza della registrazione

Un aspetto significativo nella realizzazione di ‘Atelier’ è stato il luogo di registrazione, l’atelier di Giorgio Celiberti, un rinomato pittore e scultore italiano. La scelta di registrare in uno studio d’arte è stata volutamente curata; infatti, il maestro Celiberti ha voluto che la musica di Anzovino risuonasse nel suo spazio creativo, dando vita a un progetto irripetibile. Questo legame tra musica e arte si riflette anche nel packaging dell’album, in cui il titolo è scritto a mano da Celiberti e il design unico include un’opera d’arte originale.

L’arte visiva e quella musicale si intrecciano in questo progetto, accentuando una connessione profonda tra i due artisti. L’artwork del disco riesce a trasmettere un messaggio di unità e creatività, facendo emergere la sinergia tra le due forme artistiche. La volontà di Anzovino di includere un pezzo di questo spazio creativo nel suo progetto discografico offre un’esperienza visiva e musicale unica per gli ascoltatori. La scelta di questo atelier non è casuale; rappresenta un ambiente che incarna la cultura italiana, permettendo di assaporare non solo la musica, ma anche le emozioni suscitate dall’arte.

Il repertorio e l’aspetto compositivo

‘Atelier’ non è solo un album di brani inediti, ma è anche una raccolta delle influenze e delle esperienze artistiche di Anzovino. L’artista ha saputo integrare diverse correnti stilistiche, dal jazz alla musica classica, arrivando a contaminare il suo linguaggio musicale con elementi del tango e della tradizione musicale latina. La sua capacità di unire questi stili distintivi è evidente in ogni traccia, creando un ponte tra le diverse culture musicali.

Questo nuovo lavoro include pezzi iconici dalle sue produzioni passate, come ‘Dispari’ e ‘Tabù’, così come brani più complessi come ‘Igloo’ e ‘Viaggiatore immobile’, fino ad arrivare al suo primo album internazionale ‘Nocturne’. Anzovino non ha dimenticato il forte impatto delle proprie colonne sonore, ispirate a figure storiche e artistiche come Monet, Van Gogh e Frida Khalo. Una particolare novità è l’inclusione di ‘Chaplin’, composta vent’anni fa per la sonorizzazione dal vivo di ‘Il circo’ di Charlie Chaplin, che rappresenta un cerchio che si chiude con il passare del tempo e l’evoluzione artistica.

Attraverso le sue ventuno tracce, Anzovino porta il suo pubblico in un viaggio che esplora la ricchezza della sua espressione musicale. Ogni composizione si distingue per l’intensità emotiva, convertendo esperienze personali e storia in un linguaggio universale che risuona con chi ascolta. Questo album non rappresenta solo un capitolo della sua carriera, ma un continuo dialogo con il pubblico, capace di attraversare confini culturali e generi musicali, come dimostrato dalle reazioni positive ricevute durante i concerti in Italia e all’estero.

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