La polizia di Bologna ha avviato un’indagine per identificare l’autore di una rapina avvenuta in un appartamento situato in via Ungarelli, nella zona di San Donato. L’episodio ha avuto luogo nei giorni scorsi e ha coinvolto una donna transgender che è stata aggredita durante il furto. Secondo le prime informazioni raccolte, l’aggressore avrebbe utilizzato delle forbici per ferire la vittima prima di fuggire con alcuni oggetti personali.
La dinamica dell’aggressione
Secondo quanto ricostruito dagli agenti della polizia intervenuti sul posto, il fatto si è verificato nel pomeriggio quando l’uomo sarebbe entrato nell’appartamento della vittima. Durante la rapina, la donna ha reagito e questo avrebbe portato all’aggressione fisica. L’uomo le avrebbe inferto un colpo alla mano con delle forbici, causando lesioni che hanno richiesto assistenza medica immediata.
Dopo aver inflitto il colpo alla vittima, l’aggressore si sarebbe appropriato del cellulare e del portafogli della donna prima di scappare dall’appartamento. Le grida disperate della vittima hanno attirato l’attenzione dei passanti nelle vicinanze che non hanno esitato a contattare i servizi d’emergenza chiamando il 113.
Intervento dei soccorsi
Sul luogo dell’incidente sono giunti rapidamente sia gli agenti della polizia sia i paramedici del 118. I soccorritori hanno prestato le prime cure alla donna ferita; fortunatamente le sue condizioni non sembrano essere gravi ma necessitano comunque di monitoraggio e trattamento medico adeguati.
Le forze dell’ordine stanno ora raccogliendo testimonianze da parte dei testimoni presenti al momento dell’accaduto per cercare di ricostruire ulteriormente la dinamica degli eventi e ottenere informazioni utili all’identificazione del responsabile. Gli investigatori stanno analizzando anche eventuali immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona per cercare tracce dell’aggressore.
La risposta della comunità locale
L’episodio ha suscitato preoccupazione tra i residenti del quartiere San Donato, noto per essere una zona vivace ma anche soggetta a episodi criminosi sporadici. Molti cittadini esprimono solidarietà nei confronti della vittima e chiedono maggior sicurezza nelle strade circostanti.
In seguito all’accaduto, alcuni gruppi locali stanno organizzando incontri pubblici per discutere tematiche legate alla sicurezza personale e al supporto alle persone vulnerabili nella comunità LGBTQ+. La speranza è quella di sensibilizzare ulteriormente su questi temi affinché simili episodi non si ripetano più in futuro.
Le indagini proseguono senza sosta mentre gli agenti cercano risposte concrete su quanto accaduto quel giorno a Bologna.