A fine marzo, una rapina ai danni di un’anziana sarta a Vigliano ha suscitato preoccupazione nella comunità locale. I carabinieri sono intervenuti dopo che la donna è stata aggredita e ferita da un giovane conosciuto in precedenza. La situazione si è chiarita solo lunedì, quando le autorità hanno fornito dettagli sull’accaduto.
L’incontro iniziale tra il giovane e l’anziana
Il protagonista della vicenda è un ragazzo di 20 anni, originario di un paese straniero e senza precedenti penali. La sua conoscenza con la vittima risale a tempo prima, quando si era recato presso la sua abitazione per far riparare un abito. Questo primo incontro sembrava innocuo e non lasciava presagire quanto sarebbe accaduto successivamente.
Tuttavia, il giovane ha deciso di tornare dalla sarta con una scusa: chiedere nuovamente aiuto per una riparazione. Questo secondo incontro si è rivelato fatale per l’anziana, poiché il ragazzo ha approfittato della situazione per chiedere anche del denaro. Quando la donna ha rifiutato questa richiesta, tra i due è scoppiata una colluttazione.
L’aggressione violenta
Durante lo scontro fisico che ne è seguito, i due hanno iniziato a spintonarsi fino a far cadere l’anziana sul pavimento della sua casa. In quel momento critico, il giovane ha estratto dalla tasca un coltello ed ha colpito più volte la donna in diverse parti del corpo, inclusa la zona del collo.
L’aggressione si è svolta rapidamente e con grande violenza; fortunatamente le ferite riportate dall’anziana non sono state profonde come inizialmente temuto. Dopo aver subito gli attacchi del ragazzo, ella è riuscita a contattare i soccorsi mentre lui fuggiva dal luogo dell’incidente.
Intervento delle forze dell’ordine
I carabinieri sono giunti prontamente sul posto insieme ai sanitari del 118 che hanno prestato assistenza all’anziana ferita. Le condizioni della donna sono state valutate dai medici che hanno deciso di trasportarla in ospedale per ulteriori accertamenti.
Dopo essere stata visitata dai dottori nel nosocomio locale, alla sarta sono stati diagnosticati dieci giorni di prognosi; ciò significa che le sue ferite richiederanno tempo per guarire completamente ma non mettono in pericolo immediato la sua vita.
Le indagini condotte dalle forze dell’ordine hanno portato rapidamente all’identificazione del sospetto aggressore grazie alle testimonianze raccolte e alle informazioni disponibili sulla dinamica dei fatti avvenuti quel giorno tragico nella quiete della cittadina piemontese.