Mercoledì 16 aprile, il Mulino di Piossasco ospiterà due proiezioni del film “Manodopera – Interdit aux chiens et aux italiens“, diretto da Alain Ughetto. Questo lungometraggio, realizzato in stop-motion, esplora le esperienze degli emigranti italiani in Francia all’inizio del Novecento. La pellicola offre uno sguardo intimo e poetico sulle vicende familiari dell’autore, che torna alle radici per raccontare una storia di migrazione e identità.
Il regista e il suo legame con la storia familiare
Alain Ughetto è un regista noto per la sua capacità di intrecciare narrazioni personali con temi universali. In “Manodopera“, egli torna a Ughettera, una frazione di Giaveno, per ricostruire le storie dei suoi antenati che hanno affrontato l’emigrazione verso la Francia. Questo ritorno alle origini non è solo un atto nostalgico; rappresenta anche un tentativo di comprendere le sfide e i sacrifici che i suoi familiari hanno dovuto affrontare nel corso della loro vita.
La scelta della tecnica stop-motion conferisce al film una dimensione unica e affascinante. Ogni fotogramma è realizzato con cura artigianale, permettendo agli spettatori di immergersi completamente nella narrazione visiva. La combinazione tra animazione e racconto autobiografico rende “Manodopera” non solo un’opera cinematografica ma anche una testimonianza storica delle esperienze italiane all’estero.
Tematiche trattate nel film
Il film affronta diverse tematiche legate all’emigrazione italiana: dalla ricerca della fortuna in terre straniere alla lotta quotidiana per l’integrazione in una società spesso ostile. Attraverso gli occhi dei suoi antenati, Ughetto esplora sentimenti come la nostalgia per la patria d’origine e il desiderio di appartenenza a una nuova comunità.
Le immagini evocative presentano momenti significativi della vita degli emigranti: dal viaggio verso l’ignoto alla costruzione delle nuove vite nei paesi ospitanti. Queste esperienze sono rese ancora più potenti dalla colonna sonora che accompagna il racconto visivo, creando un’atmosfera coinvolgente ed emotiva.
Inoltre, “Manodopera” si sofferma sull’importanza delle tradizioni culturali italiane mantenute vive nelle nuove generazioni emigrate. Il regista riesce a trasmettere come queste tradizioni possano essere sia fonte di conforto sia motivo d’identità in contesti diversi da quello natale.
Dettagli sulla proiezione al Mulino
L’evento si svolgerà mercoledì 16 aprile con due proiezioni programmate alle ore 17:00 e alle ore 21:00 presso il Mulino di Piossasco. Questa iniziativa rappresenta non solo un’opportunità per vedere il lavoro del regista ma anche uno spazio dove discutere questioni attuali legate all’immigrazione e ai diritti umani attraverso l’arte cinematografica.
La location scelta per questa proiezione ha già dimostrato negli anni passati la sua vocazione a promuovere eventi culturali significativi sul territorio piemontese. Gli organizzatori invitano tutti gli interessati ad assistere a questo evento unico che promette non solo intrattenimento ma anche riflessione su temi rilevanti nella società contemporanea.