La produzione di mele nella Valle Brembana si mantiene stabile, a differenza del calo significativo registrato nel resto della Lombardia nel 2024. Questo andamento è stato confermato da Olga Locatelli, nuova presidente dell’Associazione Frutticoltori e Agricoltori della Valle Brembana, che ha preso il posto di Pinuccio Gianati dopo 32 anni di presidenza. Tuttavia, la situazione climatica continua a rappresentare una sfida per i produttori locali.
Le sfide climatiche tra siccità e temporali
Negli ultimi anni, i frutticoltori della Valle Brembana hanno dovuto affrontare condizioni meteorologiche avverse che vanno dalla siccità prolungata a improvvisi temporali. Questi eventi estremi complicano ulteriormente la già difficile attività agricola in un territorio caratterizzato da un orografia complessa e poco favorevole alla produzione su larga scala. Nonostante queste difficoltà, la resa media delle mele si è mantenuta attorno ai 300 quintali negli ultimi anni.
Olga Locatelli ha evidenziato come solo una decina dei 145 soci dell’associazione riesca a produrre circa 100 quintali di mele all’anno. Questo risultato rappresenta il massimo obiettivo raggiungibile per gli agricoltori locali. In confronto con altre regioni italiane famose per la loro produzione frutticola, come Valtellina o Trentino, i numeri sono decisamente inferiori; qui si parla spesso di produzioni che superano le tonnellate.
Inoltre, l’associazione ha organizzato due campi scuola dedicati alla formazione degli agricoltori emergenti e alla promozione delle buone pratiche agricole. Anche in questo caso i risultati sono stati limitati: ciascun campo scuola ha raggiunto al massimo una produzione di circa 50 quintali. Questi dati dimostrano l’impegno profuso dai soci ma anche le limitazioni strutturali del territorio.
Un futuro orientato verso la diversificazione
Nonostante le criticità legate al clima e alle rese produttive inferiori rispetto ad altre aree italiane specializzate nella frutticoltura, l’Associazione Frutticoltori e Agricoltori della Valle Brembana guarda al futuro con ottimismo. La nuova presidente Locatelli sta lavorando per promuovere strategie che possano portare a una maggiore diversificazione delle coltivazioni nella valle.
L’idea centrale è quella di non dipendere esclusivamente dalla produzione di mele ma esplorare nuove opportunità agricole che possano adattarsi meglio alle condizioni climatiche attuali e future. Questa strategia potrebbe includere l’introduzione di varietà più resistenti agli stress idrici o altre colture complementari che possano garantire un reddito più stabile ai produttori locali.
In sintesi, sebbene ci siano ostacoli significativi da affrontare nel settore agricolo brembanese, l’impegno dei soci dell’associazione rimane forte ed è supportato da iniziative volte ad aumentare sia la resilienza sia la sostenibilità economica delle loro attività agricole nel lungo termine.
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