Il 15 aprile 2025 segna un evento astronomico significativo: il primo plenilunio della primavera nell’emisfero settentrionale coinciderà con una microLuna. Questo fenomeno si verifica quando la Luna piena raggiunge il suo punto più lontano dalla Terra, risultando in un disco lunare apparentemente più piccolo e meno luminoso. Scopriamo insieme i dettagli di questo evento e le sue peculiarità.
La luna e la sua orbita ellittica
La Luna non orbita attorno alla Terra seguendo una traiettoria circolare perfetta, ma piuttosto un’orbita ellittica. Questa caratteristica fa sì che la distanza tra i due corpi celesti vari nel tempo, influenzando l’aspetto della Luna nel cielo notturno. Quando si trova al perigeo, ovvero al punto più vicino alla Terra, il nostro satellite appare significativamente più grande e luminoso; viceversa, all’apogeo è meno imponente.
Questa variazione nella dimensione apparente può essere difficile da percepire a occhio nudo senza un confronto diretto tra le diverse fasi lunari. L’osservazione delle differenze tra superluna e microluna diventa quindi interessante per gli appassionati di astronomia.
Superluna vs microluna: cosa significano?
Il termine “superluna” viene utilizzato per descrivere una fase lunare in cui la Luna piena coincide con il perigeo. In questa situazione, il satellite naturale appare circa il 14% più grande e fino al 30% più luminoso rispetto a quando si trova all’apogeo. Tuttavia, questa differenza non è sempre facilmente visibile senza strumenti adeguati o confronti diretti.
Al contrario, durante una microluna – come quella prevista per il 15 aprile – la Luna piena coincide con l’apogeo ed appare leggermente ridotta nelle sue dimensioni apparenti e nella luminosità rispetto a quanto osservato durante una superluna. Per rendere l’idea delle proporzioni coinvolte in questi fenomeni naturali, si può pensare a due palloni da calcio posti a distanze diverse; uno rappresentante la superluna ed uno rappresentante la microluna .
La luna rosa: tradizione culturale
Nonostante venga chiamata “Luna Rosa”, questo plenilunio non assume realmente colorazioni rosate nel cielo notturno. Il termine deriva dalle tradizioni dei nativi americani delle popolazioni algonchine che associavano questo periodo dell’anno alla fioritura della Phlox subulata, nota anche come muscari rosa o muscari strisciante. Questi fiori sbocciano proprio ad aprile nei territori nordamericani ed hanno ispirato l’appellativo “pink moon”.
Questa connessione culturale arricchisce ulteriormente l’importanza del fenomeno astronomico che avverrà quest’anno; infatti molte persone potrebbero decidere di osservare o documentare questa particolare fase lunare proprio in virtù del suo legame con le tradizioni locali.
Consigli fotografici per immortalare luna piena
Per chi desidera catturare immagini straordinarie della microLuna del 15 aprile o anche delle future superlune previste nel corso dell’anno, è consigliabile utilizzare attrezzature specifiche come teleobiettivi con lunghezze focali superiori ai 200 mm montati su treppiedi stabili per garantire immagini nitide.
Impostando la fotocamera su modalità manuale sarà possibile controllarne esposizione e messa a fuoco in modo preciso; tempi di esposizione brevi sono ideali per evitare mosse indesiderate nelle fotografie mentre aperture comprese tra f/8 ed f/11 possono offrire buone profondità di campo nelle riprese notturne.
Scattando durante i momenti del sorgere o tramontar della Luna sarà possibile aggiungere elementi paesaggistici interessanti alle proprie foto creando contrasti suggestivi fra il satellite naturale ed orizzonte terrestre circostante.
Infine è utile conservare gli scatti realizzati durante questo evento poiché potranno servire come confronto visivo quando arriverà nuovamente una superluna prevista per ottobre prossimo; mantenendo invariati parametri quali lunghezza focale ed esposizione sarà facile apprezzarne le differenze dimensionali.