Presentato il film mongolo Silent city driver al Far East Film Festival 2025

Il Far East Film Festival presenta “Silent City Driver”, un intenso noir mongolo che esplora il tema dell’espiazione attraverso la storia di un ex detenuto e il suo difficile reinserimento nella società.
Presentato il film mongolo Silent city driver al Far East Film Festival 2025 - Socialmedialife.it

Il Far East Film Festival ha accolto con entusiasmo la presentazione di “Silent city driver“, il terzo lungometraggio proveniente dalla Mongolia, in occasione della sesta giornata dell’evento. Dopo “Operation Tatar” di Baatar Bat-Ulzii nel 2011 e “Sales Girl” di Sengedorj Janchivdorj nel 2023, questo nuovo film, sempre diretto da Janchivdorj, si distingue per il suo approccio noir e per la profonda riflessione sul tema dell’espiazione. La trama ruota attorno a Myagmar, un ex detenuto che affronta le conseguenze traumatiche della sua esperienza in carcere mentre lavora come autista in una ditta di pompe funebri.

Il film Silent city driver

Silent city driver” racconta la storia di Myagmar, un uomo segnato da un passato difficile. Uscito dal carcere dopo quattordici anni, egli si trova a dover ricostruire la propria vita mentre lavora come autista per una ditta funeraria. L’atmosfera del film è carica di tensione e introspezione; l’ex detenuto vive isolato e tormentato dai ricordi delle sue esperienze passate. I cani randagi che ha salvato diventano i suoi unici compagni nella solitudine della sua esistenza quotidiana.

La pellicola esplora temi complessi come il senso di colpa e la ricerca del perdono attraverso una narrazione visivamente intensa. Con uno stile narrativo che mescola elementi tipici del noir con momenti toccanti ed emotivi, Janchivdorj riesce a trasmettere l’angoscia interiore del protagonista senza cadere nella trappola della banalità o dell’eccesso melodrammatico.

Inoltre, “Silent city driver” rappresenta un passo importante per il cinema mongolo contemporaneo: non solo continua a costruire su una tradizione cinematografica emergente ma offre anche uno spaccato realistico sulla vita post-carceraria in Mongolia. La scelta dei temi trattati dimostra una volontà artistica forte nel voler affrontare questioni sociali rilevanti.

Gli altri film presentati

Nella stessa giornata sono stati proiettati altri nove film provenienti da diverse nazioni asiatiche: Hong Kong ha presentato “The Way We Talk“, mentre dal Giappone è arrivato “Good Luck“. La Cina ha partecipato con “Successor“, Taiwan ha portato sul grande schermo “Family Matters“, e infine dalla Corea del Sud è stato mostrato “Hear Me: Our Summer“.

Tra i titoli più attesi c’era anche l’horror restaurato “Green Snake” diretto da Tsui Hark e “Chinatown Cha-Cha”, opera della regista Luka Yang che vede protagoniste ballerine over 65 appartenenti alla compagnia Grant Avenue Follies. Questi titoli arricchiscono ulteriormente il panorama cinematografico offerto dal festival.

Programma dettagliato della sesta giornata

La sesta giornata del festival è iniziata alle ore 09:00 con “Notizie dall’Asia”, rassegna stampa curata da Giulia Pompili e Francesco Radicioni. A seguire sono stati proiettati vari cortometraggi:

  • 09:00The Way We Talk – Regia di Adam Wong
  • 11:00FEFF Talks – Approfondimenti sul cinema coreano e cinese.
  • 11:25Good Luck – Regia di Shin Adachi
  • 14:00 – Visionario Mr. Vampire
  • 14:30Successor – Regia di Peng Damo e Yan Fei
  • 16:00 – Visionario Green Snake
  • 17:00Family Matters – Regia di Pan Ke-yin
  • 17:45Bambù Talks su Filippine al bivio.
  • 18:00 – Visionario Accidental Trio
  • 19:30Hear Me: Our Summer
  • 20:00 – Visionario Chinatown Cha-Cha

Infine alle ore 21:40 si è concluso con “Silent City Driver”. Questa selezione variegata testimonia l’impegno del festival nell’offrire uno spaccato ampio delle produzioni cinematografiche asiatiche contemporanee, rendendo omaggio alla diversità culturale presente nel panorama odierno.

Articolo di