Un alto funzionario ucraino ha rivelato che potrebbe esserci un incontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump a Roma, in occasione dei funerali di papa Francesco. Questa notizia segna un cambiamento rispetto alle aspettative precedenti, poiché si pensava che Zelensky potesse decidere di non partecipare all’evento per evitare imbarazzi legati a un possibile incontro con Trump.
Le dichiarazioni di Trump su Russia e Ucraina
Negli Stati Uniti, il dibattito si concentra su una possibile intesa tra le parti coinvolte nel conflitto. Donald Trump ha affermato che “Russia e Ucraina sono molto vicine a un accordo”, esortando entrambe le nazioni a incontrarsi per finalizzare i dettagli. Secondo l’ex presidente, la maggior parte delle questioni principali sarebbe già stata concordata. La stampa americana riporta anche di una controproposta elaborata da Kiev in risposta alle iniziative della Casa Bianca.
La controproposta dell’Ucraina
In seguito alla proposta della Casa Bianca per porre fine al conflitto, la leadership ucraina ha presentato una controfferta che presenta alcune divergenze rispetto alle richieste avanzate da Trump ma lascia aperti spazi per possibili compromessi su questioni storicamente difficili da risolvere. Secondo quanto riportato dal New York Times, il piano prevede l’assenza di restrizioni sulle dimensioni dell’esercito ucraino e la creazione di un contingente europeo sostenuto dagli Stati Uniti sul territorio dell’Ucraina per garantire sicurezza. Inoltre, i beni russi congelati potrebbero essere utilizzati per riparare i danni causati dalla guerra.
Alcuni aspetti del piano potrebbero risultare problematici per Mosca; tuttavia, secondo le fonti del NYT, ci sono elementi che indicano una ricerca di compromesso. Non viene menzionata la completa riconquista dei territori occupati dalla Russia né viene insistito sull’adesione dell’Ucraina alla NATO—due punti considerati non negoziabili dal presidente Zelensky fino ad ora.
Il colloquio tra Witkoff e Putin
Il 25 aprile scorso si è svolto un colloquio significativo a Mosca tra Steve Witkoff, inviato americano, e il presidente russo Vladimir Putin. L’incontro è stato descritto come “costruttivo” dal Cremlino ed è servito ad avvicinare ulteriormente le posizioni delle due nazioni anche riguardo ad altre questioni internazionali oltre al conflitto in corso. Il piano proposto dagli Stati Uniti include il riconoscimento ufficiale della Crimea come territorio russo e l’accettazione de facto del controllo russo sulle aree attualmente occupate.
Inoltre, gli USA avrebbero intenzione di proporre la revoca delle sanzioni imposte alla Russia sin dal 2014 come parte degli sforzi volti a trovare una soluzione pacifica al conflitto in Ucraina. Questi sviluppi suggeriscono che ci siano tentativi concreti da entrambe le parti nel cercare vie d’uscita diplomatiche dopo anni di tensione crescente nella regione.
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