Pordenone è stata ufficialmente proclamata Capitale Italiana della Cultura 2027 dal ministro della Cultura, Alessandro Giuli. Il progetto selezionato, intitolato “Pordenone. Città che sorprende“, ha avuto il consenso all’unanimità dalla giuria. Questo riconoscimento include un finanziamento di un milione di euro per attuare le iniziative previste. Pordenone è riuscita a spuntarla tra altre nove città finaliste, tra cui Alberobello, Pompei e Brindisi. Tuttavia, la città di Pompei ha espresso delusione per la mancata vittoria, considerando di essere i “vincitori morali“.
Il progetto vincente: “Città che sorprende”
Il progetto presentato da Pordenone si distingue per la sua capacità di fondere cultura e imprenditorialità. Alessandro Giuli ha sottolineato l’eccellenza delle candidature, evidenziando la varietà e la pluralità di progetti. Durante la cerimonia di proclamazione, è stato detto che Pordenone rappresenta un equilibrio tra la cultura e le attività produttive, un modello da seguire in tutta Italia. Il vicesindaco Alberto Parigi ha dichiarato: “Siamo pronti a sorprendere l’Italia con ciò che Pordenone offre. Abbiamo un territorio che unisce cultura e lavoro in modo armonioso“. La proclamazione di Pordenone arriva dopo che Nova Gorica e Gorizia sono state nominate Capitale Europea della Cultura transfrontaliera per il 2025.
La reazione di Pompei e delle altre città finaliste
La designazione di Pordenone come Capitale della Cultura ha suscitato reazioni contrastanti tra le città concorrenti. Il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, ha evidenziato che nonostante la mancata vittoria, il loro progetto continuerà a progredire. Con un budget di oltre 4 milioni di euro già pianificato per le attività del 2027, Pompei intende mantenere viva l’energia del progetto, persino incrementando gli investimenti che raggiungeranno un totale di 36 milioni di euro. Anche altri sindaci delle città finaliste hanno espresso la determinazione a portare avanti i propri progetti.
Il supporto del governo e delle istituzioni locali
La giuria, presieduta da Davide Maria Desario, ha proposto di riconoscere anche le altre finaliste, sia economicamente che moralmente. La proposta è stata accettata dal ministro Giuli, che ha confermato l’impegno del governo a supportare tutte le città partecipanti. Inoltre, Giuli ha reso noto che le finaliste avranno accesso al programma Cantiere Città, il quale mira a non disperdere le progettualità sviluppate durante la competizione.
La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha commentato l’elezione dicendo che rappresenta un’importante opportunità per il turismo. Anche il presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, ha elogiato il progetto di Pordenone, esprimendo buoni auspici per l’amministrazione comunale. La vittoria di Pordenone è percepita anche come una conferma della centralità del Friuli Venezia Giulia a livello nazionale e internazionale.
Un focus sulla valorizzazione culturale e i giovani
Il dossier di Pordenone, intitolato “Pordenone 2027 Città che sorprende“, presenta una visione innovativa e inclusiva della valorizzazione culturale. La giuria ha notato in particolare l’attenzione rivolta ai giovani, non solo come spettatori ma come attori attivi nel processo creativo. Questo approccio dinamico è ritenuto una parte fondamentale della progettualità, proiettando Pordenone non solo come un centro culturale ma anche come un laboratorio di idee e creatività per le generazioni future. Questo riconoscimento rappresenta quindi un’opportunità per la città di creare un dialogo tra il patrimonio culturale e le forme d’arte contemporanea, valorizzando il suo territorio e la comunità.