Il Comune di Pistoia ha annunciato un importante progetto di ristrutturazione per il teatro Manzoni, che partirà nell’estate del 2026, a cent’anni dall’ultima grande ristrutturazione avvenuta nel 1926. La presentazione del progetto è stata accompagnata dalla visita del ministro della Cultura Alessandro Giuli, che ha elogiato l’amministrazione comunale e il sindaco Alessandro Tomasi. Il finanziamento dell’intervento prevede una significativa partecipazione economica da parte dello Stato e di altre istituzioni locali.
Dettagli sul finanziamento del progetto
Il ministero della Cultura ha stanziato la somma più consistente per la ristrutturazione del teatro Manzoni, con un contributo di 5 milioni di euro su un budget totale che supera i 15 milioni. Le restanti risorse provengono da diverse fonti: la Fondazione Caript contribuirà con 3,5 milioni; il Comune stesso metterà a disposizione altri 3,5 milioni; mentre la Regione Toscana fornirà 2,5 milioni. Infine, Intesa Sanpaolo parteciperà con un ulteriore contributo di 600 mila euro.
L’importanza dell’intervento è stata sottolineata dal presidente della Fondazione Caript Luca Gori, che ha definito questo sforzo come “corale”. Durante l’incontro pubblico al Funaro e le prove de “Don Giovanni” di Mozart a cui ha assistito insieme al sindaco Tomasi e ad altre autorità locali, Giuli ha ribadito l’impegno continuo del ministero nei confronti delle iniziative culturali in Toscana.
Il progetto architettonico per il nuovo Manzoni
Il piano architettonico per il restauro è stato elaborato dagli studi Natalini e Natalini & Magni. Una delle novità principali sarà il ritorno ai cinque ordini di palchi invece dei quattro attuali. Questo cambiamento ripristinerà la configurazione ottocentesca originale della sala inaugurata nel lontano 1694. La galleria esistente verrà eliminata per consentire una visione più ampia durante gli spettacoli.
La durata prevista dei lavori si estende su almeno due anni e mezzo. Durante questo periodo le attività teatrali si trasferiranno temporaneamente presso altri spazi come il teatro Bolognini o al Funaro stesso. Anche la saletta Gramsci subirà lavori di riqualificazione in contemporanea all’intervento principale sul Manzoni.
Rinnovamenti strutturali e funzionali
I lavori previsti includono anche importanti interventi sui decorativi interni della sala principale così come nelle aree comuni come foyer e ridotto. L’obiettivo è quello di riportare alla luce l’estetica originaria tipica dei teatri all’italiana dell’epoca barocca.
Inoltre saranno installati nuovi ascensori per garantire accessibilità completa agli spazi ristrutturati ed efficienti impianti modernizzati in tutte le aree coinvolte dai lavori. Particolare attenzione sarà dedicata alla zona prospiciente corso Gramsci dove sono previsti interventi sul solaio voltato sopra al foyer ed ampliamenti nella balconata dedicata alle rappresentazioni più intime.
La platea sarà completamente rinnovata con una fossa orchestrale meccanizzata mentre anche la torre scenica subirà aggiornamenti tecnologici significativi permettendo così una fruizione migliore degli spettacoli da parte degli spettatori presenti in sala.
Impatti sulla capienza e sulla programmazione futura
Attualmente dotato di circa ottocento posti a sedere, dopo i lavori ci sarà una leggera diminuzione nella capienza complessiva ma ciò non influenzerà negativamente sulla funzionalità principale dello spazio teatrale destinato ad ospitare opere liriche ed eventi culturali significativi nella città toscana.
Giuseppe Gherpelli presidente della Fondazione Teatri di Pistoia ha affermato che questa trasformazione porterà nuovamente il teatro alla sua funzione originaria quale centro nevralgico delle arti performative nella regione contribuendo così allo sviluppo culturale locale attraverso eventi artistici sempre più rilevanti nel panorama nazionale.