Salvo D’Acquisto, il carabiniere che ha dato la vita per salvare innocenti, sarà ufficialmente beatificato. Il 24 febbraio 2025, durante un’udienza al Policlinico Gemelli, Papa Francesco ha dato il via libera al Dicastero delle Cause dei Santi per procedere con la proclamazione della beatificazione . La Santa Sede ha comunicato la notizia, evidenziando l’importanza della vita di Salvo D’Acquisto , un fedele laico nato a Napoli il 15 ottobre 1920 e scomparso a Palidoro il 23 settembre 1943.
Chi è Salvo D’Acquisto
Il nome di Salvo D’Acquisto è conosciuto in tutta Italia , con numerosi monumenti e strade a lui dedicati. Questo carabiniere è diventato un simbolo della resistenza italiana contro l’occupazione nazista , in seguito all’armistizio dell’8 settembre 1943. La sua vita si è tragicamente interrotta il 23 settembre 1943, quando aveva appena 22 anni. D’Acquisto ha scelto di sacrificarsi per salvare 22 persone ingiustamente accusate di aver causato l’esplosione di bombe che hanno ucciso due ufficiali tedeschi e ferito un terzo. Per proteggere gli innocenti , si è dichiarato colpevole e ha affrontato la fucilazione .
Nato a Napoli in una famiglia modesta, Salvo era il primogenito di cinque figli. Dopo aver conseguito il diploma , nel 1939 si arruolò volontariamente nei Carabinieri , decidendo di servire il suo paese. Nel 1940, fu inviato a Tripoli , in Libia , dove contrasse la malaria e dovette tornare in Italia per la convalescenza. Una volta ristabilitosi, fu assegnato alla stazione di Torrimpietra , oggi parte di Fiumicino . Qui si trovava al momento dell’armistizio, con Roma sotto occupazione tedesca . Un incidente con delle bombe a mano portò all’arresto di 22 civili , e D’Acquisto , pur consapevole dell’errore, si fece carico della responsabilità per salvare quelle vite innocenti . D’Acquisto , che ricopriva il ruolo di vicebrigadiere , scoprì che l’esplosione era stata accidentale, ma la sua spiegazione non fu accettata dai tedeschi . In un atto di straordinario coraggio , si dichiarò colpevole, venendo fucilato e abbandonato vicino alle fosse preparate per i prigionieri. Gli abitanti del luogo si presero cura del suo corpo, seppellendolo con dignità. Nel 1945, gli fu conferita la medaglia d’oro al valor militare alla memoria, e la sua tomba si trova oggi nella basilica di Santa Chiara a Napoli .
La beatificazione
Il percorso verso la beatificazione di Salvo D’Acquisto non è stato semplice. Già riconosciuto come Servo di Dio , un titolo che la Chiesa cattolica conferisce ai fedeli per i quali è stata avviata una causa di beatificazione , il processo era stato avviato nel 1983, ma non era mai stato concluso. La Chiesa segue un iter che prevede diverse fasi: Servo di Dio , Venerabile , Beato e infine Santo .
La beatificazione di D’Acquisto si basa sulla sua “offerta della vita”, una nuova categoria di santità introdotta da Papa Francesco nel 2017. Questa modalità di riconoscimento si affianca a quelle tradizionali di eroicità delle virtù e martirio , che nel suo caso non avevano portato a una conclusione positiva del processo. La nipote di Salvo , Valentina , attualmente in servizio nell’ Arma , ha espresso la sua gioia e commozione per questo riconoscimento, affermando di non aver mai immaginato di vedere un giorno parlare di beatificazione . Ha descritto D’Acquisto come una persona profondamente caritatevole e generosa , la cui fede e altruismo continuano a ispirare le generazioni future.