“Papa in condizioni stabili: ultime 24 ore decisive per escludere complicazioni”

Il Papa Francesco presenta condizioni di salute stabili, senza febbre né segni di infezione, mentre continua la fisioterapia respiratoria per il recupero.
&Quot;Papa In Condizioni Stabili, Ultime 24 Ore Cruciali Per Monitorare Eventuali Complicazioni.&Quot; &Quot;Papa In Condizioni Stabili, Ultime 24 Ore Cruciali Per Monitorare Eventuali Complicazioni.&Quot;
il papa in condizioni stabili: aggiornamenti sulle ultime 24 ore e monitoraggio per possibili complicazioni

Condizioni stabili del Papa Francesco

Il Papa Francesco ha trascorso le ultime 24 ore in uno stato di salute stabile, alternando l’uso della ventilazione meccanica non invasiva a sessioni prolungate di ossigenoterapia ad alti flussi. Questa strategia terapeutica, come illustrato da Andrea Montagnani, presidente eletto della Fadoi, suggerisce un miglioramento significativo delle sue condizioni. Montagnani ha evidenziato che il Papa sta gradualmente riducendo il supporto respiratorio, dimostrando la capacità di respirare autonomamente per brevi periodi, mentre l’ossigenoterapia continua a fornire il supporto necessario.

Assenza di febbre e segni di infezione

Un elemento rassicurante è rappresentato dal fatto che, per la prima volta, i medici hanno confermato che il Papa non presenta febbre e non mostra segni di leucocitosi. Montagnani ha sottolineato che questo è un indicativo cruciale, poiché esclude la possibilità di una nuova infezione polmonare, in particolare quella ab ingestis, che era stata temuta dopo l’inalazione di vomito avvenuta venerdì. Se si fosse verificata un’infezione, i batteri presenti nel contenuto gastrico avrebbero potuto causare complicazioni polmonari.

Monitoraggio del rischio di polmonite

Per quanto riguarda il rischio di polmonite ab ingestis, Montagnani ha spiegato che ci vorranno fino a 48 ore per escludere completamente questa possibilità. Dato che sono già trascorse 24 ore dall’episodio, è essenziale monitorare attentamente la situazione, in particolare l’assenza di febbre.

Parametri emodinamici stabili

Un ulteriore segnale positivo riguarda i parametri emodinamici, che risultano stabili. Montagnani ha affermato che la pressione e la frequenza cardiaca del Papa sono nella norma. In caso di infezione o affaticamento cardiaco, questi valori tenderebbero a deteriorarsi, rendendo la stabilità attuale un buon segno.

Fisioterapia respiratoria e recupero

Il Papa ha continuato a partecipare attivamente alla fisioterapia respiratoria, un aspetto cruciale per il suo recupero. Montagnani ha evidenziato che la sua capacità di collaborare attivamente indica che è cosciente e orientato, in grado di coordinare i movimenti necessari per la ginnastica respiratoria e di affrontare gli sforzi richiesti dalla fisioterapia.

Difficoltà nel prevedere il recupero completo

Riguardo alla durata della fisioterapia, Montagnani ha avvertito che le polmoniti negli anziani tendono a richiedere più tempo del normale per risolversi, rendendo difficile prevedere con esattezza quanto tempo sarà necessario per il recupero completo del Papa.

Assenza di nuovi episodi di broncospasmo

Infine, i medici hanno confermato che non ci sono stati nuovi episodi di broncospasmo, un problema manifestatosi venerdì. Montagnani ha spiegato che il broncospasmo è un evento comune in caso di infezioni respiratorie e può essere scatenato anche da alcuni farmaci. Questo fenomeno può causare tosse secca, che a sua volta può indurre il vomito. Per prevenire tali episodi, vengono somministrati broncodilatatori, che agiscono sulla muscolatura liscia dei bronchi.

Change privacy settings
×