Papa Francesco: aggiornamenti sulla polmonite e il rischio di complicazioni secondo i medici Vaticani

Papa Francesco ricoverato da 18 giorni per polmonite bilaterale: condizioni stabili ma complesse, monitoraggio continuo e necessità di recupero a lungo termine.
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aggiornamenti sulla salute di papa francesco: polmonite e possibili complicazioni secondo i medici Vaticani nel 2025

Papa Francesco è attualmente in cura presso il Policlinico Gemelli di Roma, dove è ricoverato da 18 giorni a causa di una polmonite bilaterale. Le ultime informazioni, rilasciate dalla sala stampa vaticana il 3 marzo 2025, riportano che il Pontefice ha trascorso una notte serena e ha iniziato la giornata con una colazione e la terapia programmata. Sebbene le sue condizioni siano stabili, i medici avvertono che la situazione clinica rimane complessa e il rischio di complicazioni è ancora presente.

Cosa filtra su Papa Francesco dal Vaticano

Il bollettino medico del 2 marzo ha evidenziato un miglioramento, segnalando che il Pontefice è attualmente apiretico (senza febbre) e non ha necessitato di ventilazione meccanica non invasiva, ma solo di ossigenoterapia ad alti flussi. I medici hanno specificato che non ci sono state conseguenze dirette dalla crisi di broncospasmo del 28 febbraio, sebbene permanga un certo grado di criticità. Un nuovo aggiornamento sulle condizioni di Papa Francesco è atteso, ma non sono previsti esami particolari. Fonti vaticane hanno anche comunicato che non è imminente una conferenza stampa riguardante la salute del Pontefice, lasciando aperta la possibilità di comunicazioni nei giorni successivi.

Cosa sappiamo sulla polmonite bilaterale

La polmonite bilaterale di Papa Francesco sta seguendo un decorso naturale, secondo quanto riportato da fonti interne al Vaticano. Le terapie attualmente in corso mirano a gestire la situazione senza complicazioni aggiuntive. I medici hanno confermato che non ci sono state conseguenze dirette dalla crisi di broncospasmo, ma il rischio di criticità rimane. La situazione è costantemente monitorata, e il personale medico è impegnato a garantire il miglior trattamento possibile per il Pontefice, tenendo conto della sua età e delle sue condizioni di salute preesistenti.

La previsione del geriatra sulla ripresa

Il professor Nicola Ferrara, esperto di geriatria presso l’Università Federico II di Napoli, ha commentato la situazione di Papa Francesco, affermando che il Pontefice non ha ancora superato la fase acuta della malattia. Ferrara ha sottolineato che, una volta superata questa fase, il Papa avrà bisogno di un lungo periodo di recupero e riabilitazione. Ha anche evidenziato che il miglioramento dell’insufficienza renale, registrato nei giorni precedenti, rappresenta un segnale positivo. Tuttavia, ha avvertito che il recupero di un paziente quasi novantenne con patologie croniche richiede tempo e attenzione. La salute del Santo Padre è fondamentale, e il personale medico sta adottando un approccio cauto per garantire la sua sicurezza e il suo benessere a lungo termine.

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