L’Europa si riunisce a Londra per un piano di supporto all’Ucraina e alla pace con Mosca

Il vertice di Londra del 15 marzo 2025 riunisce 19 leader europei per sostenere l’Ucraina e ripristinare il dialogo con gli Stati Uniti, affrontando le sfide della difesa europea.
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L'Europa si riunisce a Londra nel 2025 per discutere un piano di supporto all'Ucraina e promuovere la pace con Mosca

Il vertice che si è svolto il 15 marzo 2025 presso il Lancaster House di Londra ha riunito 19 leader europei con l’obiettivo di delineare un piano di supporto per l’Ucraina e ripristinare un dialogo costruttivo con gli Stati Uniti. Questo incontro è stato fortemente influenzato da eventi recenti, in particolare dal controverso colloquio tra il presidente americano Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha sollevato preoccupazioni sulla stabilità dei rapporti transatlantici.

Un incontro improntato alla cautela

Il vertice ha visto un clima di collaborazione piuttosto che di conflitto . Gli abbracci tra i leader , sia simbolici che reali, hanno sostituito le polemiche . Alcuni partecipanti hanno utilizzato una metafora sportiva per evidenziare le differenze tra il football americano e il rugby europeo , sottolineando l’approccio più strategico e paziente degli europei . Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron hanno avuto un ruolo cruciale nel definire le strategie da adottare, sorprendendo alcuni osservatori per il fatto che una nazione non appartenente all’ Unione Europea stesse assumendo una posizione di leadership .

Un’alleanza di intenti

Il piano concordato prevede il mantenimento degli aiuti militari all’Ucraina, con un incremento delle sanzioni contro la Russia , che finora non hanno avuto l’effetto desiderato di indebolire le forze di Mosca . L’obiettivo è garantire la sovranità e la sicurezza di Kyiv , aumentando le sue capacità difensive per prevenire future aggressioni . È stata anche proposta la creazione di una “coalition of the willing”, una coalizione di stati disposti a contribuire con un contingente militare di 30-40.000 unità per garantire la pace in Ucraina . Tuttavia, la partecipazione di altri paesi rimane incerta; Macron ha espresso il desiderio di avere l’Italia al fianco, ma il premier italiano Giorgia Meloni ha sottolineato l’importanza di non compromettere il legame transatlantico .

Le sfide della difesa europea

Un tema cruciale emerso è la questione della presenza di contingenti europei al confine con la Russia . Ci si interroga se tale presenza possa contribuire a un’escalation del conflitto piuttosto che a un’effettiva opera di peacekeeping . Il presidente russo Vladimir Putin ha già escluso la possibilità di truppe europee in Ucraina . Inoltre, all’interno dell’ Unione Europea ci sono posizioni discordanti, come quelle del premier ungherese Viktor Orban e del premier slovacco Robert Fico, notoriamente più vicini a Mosca . Il segretario generale della NATO , Mark Rutte, ha confermato che molti paesi sono pronti ad aumentare le spese per la difesa , attualmente sotto il 2% del PIL , e Macron ha chiesto di prepararsi a un obiettivo del 3-3,5%.

Un accordo da definire

L’ Unione Europea ha mostrato segni di difficoltà nel cercare di affermarsi come un contraltare alla leadership di Trump, con la presidente della Commissione , Ursula von der Leyen, che ha esortato a “riarmare urgentemente l’ Europa ” per rendere l’Ucraina un “porcospino indigeribile per la Russia “. Tuttavia, nonostante le dichiarazioni di intenti, rimane una mancanza di dettagli su cosa potrebbe effettivamente includere un piano di pace e su come Starmer e Macron possano ottenere il consenso della Casa Bianca . Questo contesto di incertezze non facilita la situazione dell’Ucraina né promuove la causa della pace .

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