Papa Francesco è ricordato come un pontefice vicino ai giovani, e la sua morte ha suscitato una grande partecipazione da parte di ragazzi e ragazze che si sono radunati in Piazza San Pietro per dargli l’ultimo saluto. Molti di loro avevano già programmato di essere a Roma per il Giubileo degli adolescenti, previsto dal 25 al 27 aprile. La presenza massiccia dei giovani testimonia l’impatto duraturo che Francesco ha avuto sulle nuove generazioni.
La partecipazione dei giovani all’addio
Tra i tanti presenti in piazza c’è Zoe, una giovane siciliana che ha deciso di affrontare il viaggio fino a Roma per rendere omaggio al Papa. “Mi sono affezionata a questo Papa,” racconta all’Adnkronos, spiegando la sua decisione di unirsi alla folla per dare un ultimo saluto. Zoe prevede anche lunghe attese: “Faremo la coda qui domani alle 7.” Accanto a lei ci sono anche gruppi scout provenienti dalla Sicilia, inizialmente giunti per il Giubileo ma ora intenti a modificare i propri piani dopo la notizia della morte del pontefice. “Abbiamo pensato di dargli un ultimo saluto anche qui e di vivere questi giorni in modo diverso,” affermano.
Non tutti riescono però ad affrontare le lunghe attese necessarie per accedere alla camera ardente. Elisabetta esprime le sue difficoltà: “Ci vogliono almeno quattro ore di coda e abbiamo abbandonato.” Nonostante ciò, molti hanno deciso comunque di rimanere in città anche per i funerali previsti sabato 26 aprile. Alcuni ragazzi come Francesco dichiarano con fermezza: “Parteciperò sicuramente,” mentre Stefano spera anch’egli di riuscire ad assistere nonostante l’affluenza prevista.
L’eredità spirituale del Papa
Durante il suo pontificato, Papa Francesco si è sempre dimostrato vicino ai giovani e alle loro aspirazioni. In occasione della Giornata Mondiale della Gioventù tenutasi a Lisbona nel 2023, aveva espresso un desiderio profondo: “Un sogno che porto dentro è quello di giovani che pregano per la pace, vivono in pace e costruiscono un avvenire di pace.” Queste parole risuonano fortemente tra coloro che lo hanno seguito nel corso degli anni.
Stefano ricorda con emozione come abbia iniziato a seguire il Pontefice fin da piccolo: “Mi ha accompagnato da quando ho 8 anni,” dice riferendosi al primo incontro avvenuto poco dopo l’inizio del pontificato quando Francesco si presentò al mondo con quel celebre ‘buonasera’. Anche altri ragazzi condividono esperienze simili; uno racconta dell’emozione provata durante la prima volta che assistette all’Angelus del Papa due mesi dopo la sua nomina.
La presenza massiccia dei giovani nella giornata successiva alla morte del Pontefice sottolinea quanto sia stata significativa questa figura nella vita spirituale delle nuove generazioni. Molti continuano ad arrivare nella capitale italiana con l’intento chiaro non solo di salutare una figura carismatica ma anche quella dell’uomo semplice conosciuto come “Papa degli Ultimi”.
Un addio collettivo
L’atmosfera in Piazza San Pietro è carica d’emozione mentre i fedeli si preparano ad attendere ore pur di poter rendere omaggio al loro leader spirituale. I preparativi proseguono senza sosta; molti portano fiori o scrivono messaggi su cartelli dedicati al Pontefice scomparso.
Il giorno dell’addio sarà caratterizzato dalla presenza non solo dei fedeli italiani ma anche da pellegrini provenienti da tutto il mondo pronti a unirsi nell’omaggio finale verso colui che li ha ispirati attraverso parole semplici ma profonde durante gli anni del suo pontificato.
In questo contesto unico ed emozionante emerge chiaramente quanto sia forte legame tra Papa Francesco e le nuove generazioni; legame destinato probabilmente a perdurare nel tempo attraverso i valori trasmessi dal Santo Padre stesso.
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