Papa Francesco è tornato a farsi vedere dai fedeli in piazza San Pietro, a Roma, dopo un lungo periodo di degenza al Policlinico “Gemelli” e alcuni giorni di riposo presso Casa Santa Marta, in Vaticano. La sua apparizione ha sorpreso molti e ha suscitato grande entusiasmo tra i presenti. Il Pontefice si è fatto accompagnare in carrozzina per partecipare alla lettura dell’Angelus, un momento significativo che coincide con il Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità.
Il ritorno del Papa
La presenza di Papa Francesco nella storica piazza romana rappresenta un momento importante non solo per lui ma anche per la comunità dei fedeli. Dopo giorni di assenza dovuti a motivi di salute, il Pontefice ha mostrato la sua determinazione nel tornare a svolgere le sue funzioni pastorali. L’atmosfera era carica di emozione mentre i fedeli lo accoglievano con applausi e cori di gioia.
Il Giubileo degli ammalati è una ricorrenza significativa che sottolinea l’importanza della salute e della cura nei confronti delle persone più vulnerabili. Durante la sua apparizione, Bergoglio ha voluto esprimere la propria vicinanza ai malati e agli operatori sanitari, evidenziando il valore del loro lavoro quotidiano.
Il messaggio dell’Angelus
Nel suo intervento durante l’Angelus, Papa Francesco ha riflettuto sul Vangelo della quinta domenica di Quaresima che narra l’episodio della donna colta in adulterio . Ha parlato dell’importanza del perdono e della misericordia divina, sottolineando come Gesù restituisca dignità alle persone cadute nel peccato. Con parole toccanti ha affermato: “Sento il ‘dito di Dio’ anche ora nella convalescenza,” richiamando così alla mente dei presenti quanto sia fondamentale riconoscere la grazia divina nelle difficoltà.
Il Pontefice ha invitato tutti a riflettere su come ognuno possa essere strumento d’amore verso chi soffre. Ha espresso una preghiera speciale per gli operatori sanitari che affrontano sfide quotidiane nel loro lavoro spesso difficile e talvolta rischioso.
Riconoscimenti speciali
Durante l’Angelus, Papa Francesco non si è dimenticato delle detenute del carcere femminile di Rebibbia che gli hanno inviato un biglietto durante la sua malattia. Ha pregato per loro e le loro famiglie, evidenziando come ogni persona meriti attenzione e cura indipendentemente dalla propria situazione sociale o legale.
In occasione della Giornata mondiale dello sport per la pace e lo sviluppo, Bergoglio ha auspicato che lo sport diventi simbolo di speranza ed inclusione sociale per coloro che ne hanno bisogno. Ha ringraziato le associazioni sportive impegnate nell’educazione alla fraternità tra le persone.
Appello alla pace globale
Infine, Papa Francesco ha rinnovato il suo appello alla pace nei conflitti attualmente in corso nel mondo. Si è soffermato sulla situazione drammatica in Ucraina dove continuano ad esserci vittime civili innocenti; allo stesso modo si è espresso riguardo ai tragici eventi a Gaza dove molte persone vivono condizioni disumane senza accesso ai beni fondamentali come cibo o acqua potabile.
Ha esteso le sue preghiere anche ad altre regioni colpite da conflitti armati come Sudan, Sud Sudan, Repubblica Democratica del Congo, Myanmar, Haiti ed altri luoghi martoriati dalla violenza umana. Concludendo questo passaggio cruciale del suo discorso con una richiesta affinché tutte le armi tacciano permettendo così al dialogo pacifico di prevalere sulle ostilità attuali.