Papa Francesco torna a Santa Marta: la sua residenza dopo il ricovero

Papa Francesco torna a Santa Marta dopo la convalescenza per polmonite, riprendendo le sue attività quotidiane e mantenendo un contatto diretto con i fedeli in un ambiente più informale.
Papa Francesco torna a Santa Marta: la sua residenza dopo il ricovero - Socialmedialife.it

Papa Francesco è tornato nel suo appartamento di Santa Marta, dove risiede dal 2013, circa una settimana fa. Questo ritorno segna un’importante fase della sua convalescenza dopo il ricovero per polmonite bilaterale. La suite 201, che ospita il pontefice, è situata al secondo piano del residence adiacente alla Basilica di San Pietro e rappresenta una scelta abitativa unica nella storia recente dei papi.

La residenza di Santa Marta

La Domus Santa Marta, ufficialmente conosciuta come tale, è un edificio che offre 105 suite e 26 camere singole. Gestita dalle suore Figlie della Carità di San Vincenzo De’ Paoli, ha avuto diverse funzioni nel corso degli anni: da ospizio per religiosi a rifugio per i poveri del quartiere. Durante la Seconda guerra mondiale ha accolto gli ambasciatori dei paesi in rottura diplomatica con l’Italia fascista.

Nel corso degli anni ’90, la struttura ha subito ristrutturazioni significative che hanno sollevato polemiche riguardo all’impatto visivo sul panorama romano. Nonostante ciò, oggi rappresenta un luogo accogliente e funzionale per i cardinali durante i conclavi e per il papa stesso.

L’appartamento di Bergoglio si compone di una camera da letto semplice ma funzionale con un letto singolo in legno e uno studio attiguo dotato di poltrona e scrivania. Il bagno presenta finiture in legno bianco ed è accessoriato con doccia e specchiera. Inoltre, c’è anche un salottino utilizzato dal papa per ricevere visitatori.

Vita quotidiana durante la convalescenza

Dopo aver trascorso 38 giorni al Policlinico Gemelli a causa della polmonite bilaterale, Francesco ha ripreso le sue attività quotidiane nella familiarità della sua residenza a Santa Marta. I medici hanno confermato che non sono state necessarie modifiche particolari nell’allestimento dell’appartamento poiché le cure richieste consistono principalmente in terapia farmacologica accompagnata da fisioterapia motoria ed esercizi respiratori.

Tuttavia, le raccomandazioni mediche suggeriscono di limitare gli incontri pubblici al fine di ridurre il rischio d’infezioni aggiuntive che potrebbero compromettere la salute del pontefice durante questo periodo delicato. Per questo motivo sono stati annullati alcuni appuntamenti ufficiali programmati come quello con re Carlo d’Inghilterra previsto l’8 aprile.

Francesco continua comunque ad avere contatti regolari con i suoi tre segretari personali residenti nello stesso piano: don Fabio Salerno e gli argentini don Daniel Pellizzon e don Juan Cruz Villalon. Anche Gianluca Gauzzi Broccoletti della gendarmeria vaticana partecipa alle visite papali insieme all’infermiere personale Massimiliano Strappetti.

L’importanza simbolica della scelta abitativa

La decisione del papa di vivere a Santa Marta piuttosto che nel tradizionale Palazzo Apostolico ha suscitato interesse sin dall’inizio del suo pontificato nel marzo 2013. Bergoglio stesso ha spiegato questa scelta affermando che aveva bisogno “di vivere in mezzo alla gente“, sottolineando così una preferenza personale verso spazi più contenuti rispetto ai grandi ambienti istituzionali tipici delle residenze papali precedenti.

Il Palazzo Apostolico comprende diversi uffici amministrativi oltre agli appartamenti privati dei papi; ciò rendeva difficile mantenere quel contatto diretto col pubblico tanto caro a Bergoglio già quando era arcivescovo a Buenos Aires dove aveva rinunciato alla residenza ufficiale locale.

Negli ultimi anni si è parlato frequentemente dell'”attività privata” svolta dal papa presso Santa Marta come esempio distintivo rispetto alle pratiche tradizionali vaticane; qui egli può incontrare amici o collaboratori senza l’intermediazione delle strutture curiali più formali.

Questa modalità operativa riflette non solo lo stile comunicativo unico del pontefice ma anche una discontinuità simbolica rispetto ai suoi predecessori; un aspetto evidente anche nelle scelte politiche e sociali adottate durante il suo mandato pontificale.

Concludendo questa fase post-ospedaliera nella familiarità delle sue stanze private a Santa Marta, Papa Francesco continua ad affrontare le sfide quotidiane mantenendo viva la connessione umana fondamentale tra lui e i fedeli.