Papa Francesco ha nuovamente esortato alla cessazione delle ostilità, con un focus particolare sulla situazione critica del Sud Sudan. Durante il periodo di Quaresima e in vista del Giubileo, il Pontefice ha condiviso un messaggio di guarigione e speranza, sottolineando l’importanza della preghiera per la pace.
Il Papa ha comunicato le sue riflessioni attraverso i media, poiché non può ancora recitare l’Angelus a causa della sua recente convalescenza. La sua ultima apparizione pubblica risale al 14 febbraio scorso, quando è stato ricoverato presso l’ospedale Gemelli. Recentemente tornato a Santa Marta, Francesco ha espresso gratitudine verso coloro che contribuiscono alla guarigione degli altri tramite parole gentili e supporto scientifico.
La situazione in sud sudan
Francesco continua a seguire da vicino gli sviluppi nel Sud Sudan, un Paese segnato da conflitti interni che hanno causato una grave crisi umanitaria. Il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, ha confermato che il Papa non ha mai smesso di governare la Chiesa nemmeno durante il suo ricovero. Nella sua meditazione recente, Francesco si è rivolto ai leader sud-sudanesi chiedendo loro di mettere da parte le divergenze politiche e avviare un dialogo costruttivo per alleviare le sofferenze della popolazione.
Il Pontefice ha ribadito la necessità urgente di abbassare le tensioni nel Paese: “Solo così sarà possibile costruire un futuro di pace e stabilità“. Ha anche menzionato altre aree colpite dalla violenza come Ucraina, Palestina e Libano; tuttavia il suo appello si è concentrato sul bisogno immediato di una soluzione pacifica in Sud Sudan.
L’appello alla comunità internazionale
Nel suo messaggio, Papa Francesco non solo si è rivolto ai leader locali ma anche alla comunità internazionale affinché intensifichi gli sforzi per affrontare la catastrofe umanitaria che affligge milioni di persone nel Sud Sudan. Ha esortato tutte le parti coinvolte nei conflitti a prioritizzare la vita dei civili innocenti sopra ogni altra considerazione politica o militare.
Francesco ha evidenziato come sia fondamentale avviare nuovi negoziati capaci di garantire una risoluzione duratura alle crisi attuali. Ha messo in luce anche alcuni eventi positivi recenti nella diplomazia mondiale come l’accordo tra Tajikistan e Kyrgyzstan sulla delimitazione dei confini; questo esempio serve a dimostrare che soluzioni pacifiche sono possibili se c’è volontà politica.
Messaggi finali: speranza nella preghiera
Le parole finali del Pontefice sono state dedicate alla figura della Madonna: “Maria Madre di misericordia“, invocando aiuto affinché tutta l’umanità possa riconciliarsi nella pace. Questo richiamo spirituale rappresenta non solo una richiesta d’aiuto divino ma anche un forte invito all’unità tra i popoli afflitti dalla guerra.
La posizione del Papa rimane chiara: senza dialogo costruttivo tra i leader politici ed uno sforzo collettivo da parte della comunità internazionale sarà difficile trovare soluzioni efficaci alle crisi globali attuali.