Papa Francesco, scomparso lo scorso lunedì, ha ricevuto un tributo straordinario dai fedeli che continuano a rendere omaggio alla sua salma. La sua vita e il suo pontificato sono stati caratterizzati da un forte impegno verso i poveri, come dimostrato dalla scelta di essere sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Questo articolo esplora gli eventi che hanno segnato gli ultimi giorni del Papa e le cerimonie previste per il suo funerale.
L’omaggio dei fedeli
Nei giorni successivi alla morte di papa Francesco, migliaia di persone si sono recate in Vaticano per rendere omaggio al Pontefice. Fino alle 13 del secondo giorno dopo la sua morte, oltre 61mila fedeli hanno sfilato davanti alla bara esposta all’Altare della Confessione nella Basilica di San Pietro. La Sala Stampa vaticana ha sottolineato l’importanza della presenza dei poveri durante questo momento solenne, evidenziando come siano stati una costante nel cuore e nell’azione pastorale del Papa.
L’organizzazione dell’ultimo saluto è stata meticolosa; già si stava preparando la macchina organizzativa per gestire le cerimonie funebri. I cardinali si sono riuniti in Congregazione generale per discutere delle questioni correnti della Chiesa durante questo periodo di Sede Vacante. Durante l’incontro, 113 cardinali hanno preso parte ai lavori con ben 34 interventi registrati.
Le meditazioni e i riti funebri
Durante la terza Congregazione generale è stato deciso chi avrebbe tenuto le meditazioni ufficiali in occasione delle esequie: don Donato Ogliari e il cardinale Raniero Cantalamessa saranno i relatori designati secondo quanto stabilito dalla Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis. Inoltre, è stato comunicato che sarà il cardinale Victor Manuel Fernandes a presiedere la Messa nel sesto giorno dei Novendiali.
L’omaggio pubblico proseguirà fino alle ore 19 del giorno seguente quando verranno chiuse le porte della Basilica Vaticana. Alle ore 20 è previsto il rito ufficiale della chiusura della bara da parte del camerlengo Kevin Farrell, già protagonista durante la traslazione dalla cappella Casa Santa Marta alla Basilica Vaticana.
Il rito prevede momenti significativi come l’atto con cui viene ricordata la vita del defunto Pontefice attraverso un documento firmato dai presenti mentre viene cantata una preghiera liturgica importante.
Il funerale in piazza San Pietro
Le esequie papali avranno luogo sabato mattina alle ore 10 in piazza San Pietro dove sono attesi circa 200mila fedeli insieme a delegazioni ufficiali provenienti da vari paesi . A presiedere sarà il decano del Collegio cardinalizio Giovanni Battista Re; tutti i cardinali presenti a Roma concelebreranno assieme a lui.
Le letture bibliche scelte includono passi dagli Atti degli Apostoli e dalla Lettera ai Filippesi; seguirà l’omelia del cardinale Re prima delle intenzioni lette nelle lingue più parlate al mondo tra cui francese, arabo e cinese. Dopo questi momenti ci sarà anche un momento dedicato all’ultima raccomandazione prima dell’uscita dal rito funebre con canti tradizionali legati alla cultura cristiana orientale.
La celebrazione culminerà con l’intonazione finale dell’inno Magnificat mentre il feretro verrà portato verso Santa Maria Maggiore dove avverrà la sepoltura definitiva non nelle grottesche vaticane ma presso una tomba appositamente preparata tra due cappelle storiche della basilica papale.
Il percorso verso Santa Maria Maggiore
Dopo le esequie in piazza San Pietro, papa Francesco sarà trasportato su un carro funebre lungo sei chilometri fino alla Basilica Liberiana “a passo d’uomo”, permettendo così ad altri fedeli che non potranno entrare nella piazza di dare un ultimo saluto al loro Pontefice ammirando passivamente questo tragitto simbolico carico d’emozione collettiva.
Una volta giunto presso Santa Maria Maggiore, vi saranno attimi privati dedicati alla preghiera seguiti dall’impronta dei sigilli ufficiali sulla bara prima che venga collocata definitivamente nella tomba scelta dal Papa stesso fra due cappelle significative per lui: quella Paolina custodisce infatti uno dei simboli mariani più venerati dai cattolici romani.
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