Omicidio di Federico Perissi: la confessione del killer e i dettagli dell’indagine

Un omicidio in Toscana coinvolge un senegalese di 41 anni, arrestato dopo un tentativo di rapina a Ferrara; la sua confessione porta al ritrovamento del corpo della guardia giurata Federico Perissi.
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Un omicidio avvenuto in Toscana ha scosso l’Italia, portando alla luce una serie di eventi inquietanti che hanno coinvolto un senegalese di 41 anni. Federico Perissi, guardia giurata di 45 anni, è stato trovato senza vita nei pressi del Lago di Bilancino. La vicenda si complica ulteriormente con un tentativo di rapina a Ferrara e una confessione choc da parte dell’indagato.

La rapina a Ferrara

Il primo episodio che ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine è avvenuto a Ferrara, dove il senegalese ha tentato di rubare l’auto a una donna. L’incidente si è verificato nella mattinata del 15 aprile 2025 e ha immediatamente attivato le procedure d’emergenza. La vittima della rapina ha contattato i soccorsi, consentendo così agli agenti della squadra mobile ferrarese di intervenire rapidamente.

L’uomo è stato arrestato sul posto e condotto in centrale per gli accertamenti necessari. Durante il processo standard post-arresto, sono emerse alcune ferite sul corpo del sospettato che hanno insospettito gli investigatori. Queste lesioni non sembravano compatibili con un semplice tentativo di furto d’auto e hanno spinto la polizia ad approfondire la situazione.

La confessione choc

Durante l’interrogatorio relativo al tentativo di rapina, il senegalese ha rivelato dettagli scioccanti riguardo a un omicidio avvenuto precedentemente. Le sue dichiarazioni hanno portato alla scoperta del corpo senza vita di Federico Perissi nei pressi del Lago Bilancino nel Mugello, sotto un cavalcavia isolato.

La confessione non solo ha sorpreso gli agenti ma anche sollevato interrogativi sulle circostanze che avevano portato all’omicidio stesso. Gli investigatori sono stati in grado così di ricostruire alcuni passaggi cruciali della notte fatale attraverso le informazioni fornite dall’indagato durante l’interrogatorio condotto dal pubblico ministero Stefano Longhi.

Il dettaglio che insospettisce

Le ferite riscontrate sul corpo del senegalese hanno rappresentano uno dei punti chiave per gli investigatori nel collegare i due eventi: la rapina e l’omicidio. Non era chiaro se tali lesioni fossero state inflitte durante il tentativo fallito o se fossero collegate all’omicidio stesso.

Dopo essere stato trasportato in ospedale per ricevere cure mediche necessarie alle sue condizioni fisiche dopo la cattura, il sospettatò è rimasto sotto osservazione mentre continuava a fornire informazioni agli agenti riguardo ai fatti accaduti nelle ore precedenti al suo arresto.

Scoperta del cadavere

Grazie alle indicazioni ricevute dal sospetto durante le fasi dell’interrogatorio iniziale, le forze dell’ordine si sono attivate immediatamente per localizzare il cadavere della guardia giurata scomparsa da giorni. I poliziotti della squadra mobile fiorentina si sono coordinati con quelli ferraresi per organizzare una missione notturna volta al ritrovamento dei resti umani segnalati dall’indagato.

La ricerca si è conclusa nella serata dello stesso giorno con successo; tuttavia rimangono molte domande aperte riguardanti le motivazioni dietro questo brutale atto violento ed eventuali legami tra vittima e aggressore.

Il movente ancora ignoto

Attualmente non ci sono certezze circa il movente dietro all’omicidio; sembra emergere dalle prime indagini che Federico Perissi potesse conoscere personalmente il suo aggressore prima degli eventi tragici culminati nell’assassinio. Gli investigatori stanno cercando ulteriormente prove o testimonianze utili ad illuminare i motivi alla base dell’accaduto mentre proseguono le indagini su eventuali collegamenti tra i due uomini coinvolti nella vicenda criminale.

In aggiunta alle indagini sull’omicidio recente emerge anche un precedente penale significativo: qualche settimana fa lo stesso uomo era già stato arrestato a Firenze per aver tentato un sequestro presso un locale notturno nel quartiere Novoli.