Nuovi rilevatori di Co2 nelle scuole di Napoli per monitorare la qualità dell’aria

L’amministrazione comunale di Napoli implementa misure preventive per garantire la sicurezza degli studenti nelle scuole dei quartieri a rischio. Dopo la chiusura precauzionale di un istituto a Fuorigrotta, l’assessore all’Istruzione Maura Striano ha annunciato l’installazione di rilevatori di Co2 in tutte le scuole della zona rossa dei Campi Flegrei. Queste misure mirano a monitorare i livelli di anidride carbonica, influenzati dalle esalazioni vulcaniche, e a rassicurare le famiglie sulla sicurezza degli ambienti scolastici.

La situazione nelle scuole di Napoli

In seguito alla sospensione delle attività in una scuola di via Terracina, situata nel quartiere Fuorigrotta, è emersa la necessità di un intervento immediato. I livelli elevati di Co2 rilevati sono stati attribuiti alle emissioni vulcaniche che caratterizzano l’area dei Campi Flegrei. L’assessore Striano ha dichiarato che i rilievi dell’anidride carbonica sono in corso in tutte le scuole della zona, da Bagnoli ad Agnano, con il supporto dei vigili del fuoco e della Protezione Civile. Questa iniziativa non solo si propone di garantire un ambiente sano, ma anche di infondere fiducia nei genitori, ribadendo l’importanza del monitoraggio costante.

Controlli e riunioni informative

Gli esperti della Protezione Civile stanno attuando controlli mirati all’interno dell’alberghiero “Gioacchino Rossini” in via Terracina, dove si stanno analizzando i seminterrati per comprendere la portata del problema. Martedì, durante un incontro programmato presso il centro direzionale di Napoli, saranno illustrati i dettagli della situazione e delle procedure da seguire ai dirigenti scolastici. Questo incontro vede coinvolti anche rappresentanti dell’ufficio scolastico regionale, evidenziando la collaborazione tra le istituzioni per affrontare le problematiche ambientali che interessano le scuole.

Consapevolezza e preparazione delle famiglie

L’assessore Striano ha osservato che le famiglie napoletane stanno iniziando a familiarizzare con i protocolli di sicurezza in caso di emergenze, inclusa la gestione dei livelli di Co2. Le scuole, da sempre le più vigili sotto il profilo della vulnerabilità sismica, ora si concentrano anche sulla qualità dell’aria. Questa connessione tra sicurezza fisica e ambientale rappresenta un passo avanti significativo nella protezione degli studenti, ponendo le istituzioni in una posizione proattiva nel monitoraggio delle condizioni di apprendimento.

Un impegno chiaro da parte delle autorità locali, volto a garantire che le scuole siano ambienti salubri e sicuri, mentre la comunità scolastica impara a confrontarsi con le sfide geologiche e ambientali che caratterizzano questa particolare area del Paese.

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