Questa settimana, Donald Trump è atteso per annunciare l’introduzione di nuovi dazi che entreranno in vigore il 2 aprile. Questi provvedimenti colpiranno tutte le nazioni, comprese quelle europee, e si parla di un possibile dazio universale del 20%. La notizia ha già iniziato a influenzare i mercati finanziari, creando incertezze tra gli investitori.
Impatti sui mercati finanziari
L’incertezza legata all’imminente annuncio dei nuovi dazi ha avuto un effetto immediato sulle borse mondiali. Lunedì scorso è stato definito “nero” per i mercati azionari, con il Nikkei giapponese che ha registrato una caduta significativa del 4%. Anche le borse europee hanno risentito della situazione: Milano ha chiuso con un calo dell’1,72%, risultando la peggiore tra le piazze finanziarie del continente. Francoforte, Parigi e Londra hanno mostrato performance negative simili.
Le previsioni indicano che il trend ribassista potrebbe continuare almeno fino al giorno dell’annuncio ufficiale dei nuovi dazi. Gli investitori stanno cercando rifugio nei beni considerati più sicuri; in particolare, la quotazione dell’oro ha raggiunto livelli record. Attualmente si attesta intorno ai 3.085 dollari l’oncia e ha visto un incremento dell’8% solo nel mese di marzo. Le proiezioni suggeriscono che il prezzo possa salire ulteriormente nei prossimi mesi fino a toccare quota 3.500 dollari l’oncia.
Contromisure dall’Unione Europea
In risposta all’imposizione dei nuovi dazi statunitensi, l’Unione Europea sta valutando diverse contromisure attraverso quello che viene definito “strumento anti-coercizione“. Questa strategia mira a contrastare le politiche commerciali aggressive degli Stati Uniti adottando misure simili in altri settori economici.
Uno degli ambiti potenzialmente colpiti dalle misure europee potrebbe essere quello dello streaming online. L’idea è quella di utilizzare strumenti tariffari o restrizioni commerciali su prodotti o servizi americani come risposta diretta ai provvedimenti imposti dalla Casa Bianca.
La situazione rimane fluida e gli sviluppi futuri saranno cruciali per capire come evolverà la tensione commerciale tra Europa e Stati Uniti. Le autorità europee stanno monitorando attentamente gli effetti delle nuove politiche fiscali statunitensi sul mercato interno europeo e sulla competitività delle aziende locali nel panorama globale.
Con l’avvicinarsi della data fatidica del 2 aprile, tutti gli occhi sono puntati su Washington D.C., dove Trump svelerà i dettagli delle sue nuove misure fiscali e commerciali.