La Commissione europea ha annunciato oggi, 23 aprile 2025, l’imposizione di nuove sanzioni a carico di Apple e Meta per violazioni delle normative europee. Le due aziende statunitensi sono state multate rispettivamente per 500 milioni e 200 milioni di euro. Queste misure si inseriscono in un contesto di crescente tensione nei rapporti transatlantici e mirano a garantire una maggiore equità nel mercato digitale europeo.
La multa a Apple: restrizioni sulle alternative alle app
Apple è stata sanzionata con una multa di 500 milioni di euro per non aver informato adeguatamente gli utenti sulle alternative disponibili alle applicazioni scaricabili dall’Apple Store. Secondo la Commissione europea, la società ha impedito agli sviluppatori di comunicare direttamente ai consumatori le offerte più vantaggiose, limitando così la loro capacità di scegliere soluzioni più economiche.
Il Digital Markets Act stabilisce regole precise per il comportamento delle grandi piattaforme digitali al fine di tutelare i diritti dei consumatori. In questo caso, l’ente regolatore ha evidenziato che Apple non è riuscita a dimostrare che le sue restrizioni fossero necessarie o proporzionate rispetto agli obiettivi dichiarati. Questo approccio della Commissione mira a garantire che i consumatori possano beneficiare pienamente della concorrenza nel mercato delle applicazioni.
Le conseguenze della decisione potrebbero avere un impatto significativo sulla strategia commerciale dell’azienda californiana in Europa, dove il rispetto delle normative locali diventa sempre più cruciale. La multa rappresenta un segnale chiaro da parte dell’Unione Europea riguardo alla sua determinazione nel far rispettare le regole del Digital Markets Act.
La sanzione contro Meta: problemi con il consenso degli utenti
Meta ha ricevuto una multa pari a 200 milioni di euro per aver adottato pratiche considerate non conformi al Digital Markets Act riguardo all’uso dei dati personali degli utenti. L’accusa principale riguarda l’offerta binaria proposta dalla società californiana: gli utenti possono scegliere tra condividere i propri dati personali gratuitamente o pagare un abbonamento mensile se desiderano mantenere private queste informazioni.
La Commissione europea ha sottolineato che questo modello non offre agli utenti la possibilità concreta di optare per servizi equivalenti senza dover rinunciare alla privacy dei propri dati personali. Questa mancanza si traduce in una violazione delle norme stabilite dal Digital Markets Act, poiché limita le scelte disponibili ai consumatori europei.
L’esecutivo comunitario sta attualmente valutando ulteriori proposte avanzate da Meta riguardo all’utilizzo dei dati personali degli utenti; tuttavia, la multa inflitta punisce comportamenti passati riscontrati tra marzo e novembre del 2024. Questa decisione riflette l’impegno dell’Unione Europea nel proteggere i diritti dei cittadini nell’ambiente digitale e nella promozione della trasparenza nelle pratiche commerciali delle grandi piattaforme online.
Le dichiarazioni della Commissione europea
Teresa Ribera, vicepresidente della Commissione europea, ha commentato queste misure affermando che il Digital Markets Act è fondamentale per proteggere i consumatori europei dalle pratiche commerciali scorrette delle grandi aziende tecnologiche come Apple e Meta. Ha evidenziato come entrambe le società abbiano introdotto misure che aumentano la dipendenza degli utenti dalle loro piattaforme invece di favorire scelte più libere ed informate.
Questa azione ferma ma equilibrata da parte dell’Unione Europea intende rafforzare il quadro normativo esistente ed assicurarsi che tutte le aziende operanti sul territorio europeo rispettino regole chiare e prevedibili nell’interesse dei consumatori stessi.
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