Novità sul versamento dell’acconto Irpef: nuove aliquote e correttivi in arrivo

A partire dal 30 giugno 2025, i contribuenti italiani adotteranno nuove aliquote Irpef, con correttivi in arrivo per evitare costi aggiuntivi e garantire un transitorio senza danni economici.
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Il Ministero dell’Economia ha annunciato che, a partire dal 30 giugno 2025, i contribuenti non dovranno più calcolare l’acconto Irpef secondo le vecchie quattro aliquote, ma secondo le tre nuove aliquote introdotte con la Finanziaria del 2023. Questa modifica è stata comunicata dopo che il Caf della Cgil ha segnalato un disallineamento tra la normativa precedente e quella attuale, che avrebbe potuto comportare costi aggiuntivi per lavoratori e pensionati.

Cambiamenti nelle aliquote Irpef

Fino al 30 giugno di quest’anno, chi effettuerà il versamento dell’acconto Irpef dovrà seguire le nuove regole. Il Ministero ha chiarito che l’incongruenza riscontrata dai Caf è dovuta al fatto che le modifiche alle aliquote e agli scaglioni sono state inizialmente temporanee per il periodo d’imposta del 2024. Solo successivamente sono state stabilizzate a regime dal 2025. Questo cambiamento potrebbe portare alcuni contribuenti a pagare cifre superiori rispetto a quanto previsto dalle nuove norme.

Nel dettaglio, si stima che i contribuenti potrebbero trovarsi a dover versare fino a 260 euro in più rispetto all’importo corretto. Tuttavia, tali somme verrebbero restituite solo nel corso del 2026. Per evitare questa situazione sfavorevole per i cittadini italiani, il Ministero si prepara ad adottare un correttivo attraverso un decreto legislativo dedicato alla delega fiscale.

Interventi correttivi previsti

Il Mef prevede di intervenire con misure specifiche per riallineare le aliquote anche per gli acconti da versare dai soggetti interessati. L’obiettivo è quello di evitare aggravi ai contribuenti in termini di dichiarazione e pagamento delle imposte. Il Ministero ha sottolineato l’importanza di chiarire la platea dei soggetti coinvolti: gli effetti delle modifiche saranno sterilizzati solo nei confronti dei contribuenti con una differenza debitoria di Irpef derivante da redditi ulteriori rispetto ai redditi già assoggettati a ritenuta d’acconto.

Giancarlo Giorgetti ha confermato l’intenzione del governo di garantire una soluzione tempestiva affinché nessun contribuente subisca danni economici ingenti durante questo processo transitorio verso il nuovo sistema fiscale.

Proroga obbligo polizza anticastrofale

Parallelamente alle novità sull’Irpef, si sta svolgendo una corsa contro il tempo tra governo e Parlamento riguardo alla proroga dell’obbligo per le aziende di stipulare polizze anticastrofali entro il termine fissato al 31 marzo. Una decisione potrebbe essere presa nella giornata stessa in cui sarà convocata una riunione tra vari enti come Ania e Confindustria presso il Ministero delle Imprese.

Si sta valutando anche la possibilità di inserire un emendamento nel decreto Bollette attualmente discusso alla Camera dei Deputati per rinviare tale scadenza. La situazione rimane fluida mentre tutti gli attori coinvolti cercano soluzioni praticabili prima della data limite.

Emendamenti sul bonus elettrodomestici

Un altro tema caldo riguarda l’emendamento proposto da Fratelli d’Italia relativo al bonus elettrodomestici introdotto nella recente Finanziaria. Tale misura prevede incentivi compresi tra i 100 e i 200 euro per facilitare l’accesso degli utenti all’acquisto degli elettrodomestici efficienti dal punto di vista energetico senza incorrere nel rischio del click day.

Per rendere più accessibile questo incentivo agli utenti finali verrà implementato lo sconto in fattura simile a quello utilizzato nel Superbonus edilizio; inoltre saranno apportate modifiche riguardanti la classe energetica minima necessaria affinché possa essere richiesto lo sgravio fiscale sull’acquisto degli apparecchi sostituiti.