Il 16 marzo 1978 segna un capitolo tragico della storia italiana con la strage di via Fani, dove fu rapito Aldo Moro e uccisi cinque uomini della sua scorta. A quasi cinque decenni di distanza, emergono sviluppi significativi che potrebbero portare a nuove indagini. Il legale dei familiari delle vittime, Valter Biscotti, ha annunciato l’intenzione di presentare una richiesta alla procura di Roma per interrogare Lauro Azzolini. L’ex terrorista potrebbe rivelare informazioni cruciali riguardanti un nuovo soggetto presente al momento del rapimento, mai preso in considerazione nelle indagini precedenti.
Intercettazioni e nuovi sviluppi
Recentemente, un’inchiesta in corso sulle Brigate Rosse in Piemonte ha portato alla luce delle intercettazioni che coinvolgono Azzolini. Durante queste conversazioni, avvenute nel 2023, Azzolini ha menzionato un’altra persona associata alla strage di via Fani, il cui nome non è mai stato soggetto a indagine. Queste rivelazioni hanno riacceso l’interesse delle famiglie delle vittime, le quali desiderano comprendere il ruolo di questo nuovo individuo nelle tragiche vicende di quel giorno.
La richiesta di Biscotti si inquadra all’interno di un’inchiesta più ampia, che include eventi legati a un conflitto tra brigatisti e forze dell’ordine avvenuto nella Cascina Spiotta di Arzello nel 1975. Durante questo scontro, due persone persero la vita: un appuntato e una brigatista. Le indagini preliminari su quel caso, avviate nel 2021, hanno recentemente raggiunto una fase avanzata, fornendo nuovi elementi investigativi.
La figura di Lauro Azzolini e le sue parole
Lauro Azzolini, un ex brigatista che ha ammesso di aver partecipato alla sparatoria della Cascina Spiotta, potrebbe avere ulteriori informazioni legate alla strage di via Fani. Azzolini ha dichiarato di provare un certo rammarico per quanto accaduto in passato, il che ha spinto il legale a sollecitare un’interrogazione. Biscotti ha evidenziato la necessità che i magistrati verifichino la veridicità delle affermazioni fatte da Azzolini nelle intercettazioni. Le dichiarazioni dell’ex brigatista rappresentano ora un possibile punto di svolta per il caso Moro.
L’avvocato di Azzolini, Davide Steccanella, si è limitato a commentare la situazione con poche parole, rifiutando di entrare nel merito. Tuttavia, emerge la potenzialità di un avvio di nuove indagini su un episodio che ha lasciato segni indelebili nella coscienza collettiva italiana. Azzolini afferma di avere informazioni su un “altro soggetto” presente durante il rapimento di Moro, un elemento che potrebbe indirettamente riconnettere la sua figura a una delle pagine più oscure della nostra storia.
Il ricordo della strage e l’importanza delle indagini
Oggi, il ricordo della strage di via Fani è vivo nella memoria di molti italiani. Il presidente del Senato Ignazio La Russa e il capo della Polizia Vittorio Pisani hanno reso omaggio alle vittime, sottolineando l’importanza di ricercare la verità su quanto accaduto.
La questione della strage non è soltanto una questione giuridica, ma coinvolge un’intera nazione che ancora oggi cerca di comprendere le ragioni di un tragico periodo. Le famiglie delle vittime e l’opinione pubblica guardano con attenzione agli sviluppi delle indagini, sperando che nuove verità possano finalmente emergere e dare risposte a una ferita ancora aperta. A distanza di 47 anni, il caso Moro continua a sollevare interrogativi e misteri, con la speranza che si possa arrivare a una risoluzione concreta.