La colite ulcerosa è una patologia invisibile che impone sfide quotidiane e talvolta insormontabili. Colpisce oltre 150 mila italiani, con sintomi che influiscono profondamente sulla qualità della vita e che sono spesso motivo di imbarazzo. Ogni anno, circa 4 mila nuove persone ricevono questa diagnosi, ma il silenzio che circonda la malattia continua a essere una barriera difficile da abbattere.
“Voci di pancia,” la campagna promossa da Lilly con AMICI Italia, IG-IBD e EFCCA, mira a creare un ambiente di dialogo e comprensione per chi soffre di colite ulcerosa. L’obiettivo è sostenere i pazienti nell’affrontare apertamente la loro condizione, rompendo il muro di vergogna. La dottoressa Cristina Bezzio, gastroenterologa presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, spiega che la colite ulcerosa comporta fasi di remissione alternate a momenti di riacutizzazione con sintomi come diarrea, sanguinamento rettale e urgenza intestinale, che influenzano pesantemente la vita sociale.
Per aiutare i pazienti ad affrontare questa condizione con maggiore serenità, la campagna offre strumenti come il “Decalogo delle domande dell’imbarazzo” e il “Diario delle emozioni.” Salvo Leone, Direttore Generale di AMICI Italia, evidenzia come questi strumenti facilitino il dialogo tra pazienti, familiari e colleghi. Il decalogo risponde alle domande che spesso i pazienti esitano a fare, mentre il diario offre uno spazio per condividere esperienze e annotare le proprie emozioni, un aspetto fondamentale per chi vive con questa malattia.
Accanto al supporto psicologico, la campagna fornisce aggiornamenti sui progressi terapeutici per la colite ulcerosa. La dottoressa Bezzio sottolinea che negli ultimi anni sono stati introdotti nuovi farmaci capaci di mantenere la remissione, oltre a trattamenti personalizzati che permettono di offrire una cura mirata, avvicinando sempre più alla medicina di precisione.
Federico Villa, Associate Vice President Corporate Affairs & Patient Access Lilly Italia, spiega che Lilly, con questa campagna, intende andare oltre la semplice cura medica per sostenere la qualità della vita dei pazienti. “Con ‘Voci di pancia’ vogliamo non solo migliorare la gestione della malattia, ma anche creare uno spazio di empatia e sostegno,” conclude Villa.