La proposta degli Stati Uniti riguardante il conflitto in Ucraina , presentata in prossimità del terzo anniversario dell’invasione russa , si discosta in modo significativo da quella formulata dai Paesi europei . Mentre la proposta europea chiede un ritiro immediato delle truppe russe, il documento americano non menziona tale richiesta e non etichetta la Russia come “aggressore”. Questa differenza ha sollevato preoccupazioni e critiche, mettendo in evidenza un approccio divergente rispetto a quello europeo.
Dettagli della proposta americana
La bozza di risoluzione degli Stati Uniti , visionata dall’agenzia Dpa , si concentra sulla richiesta di una cessazione delle ostilità , senza fare riferimento esplicito al ritiro delle forze russe. Pur esprimendo rammarico per le perdite umane, il documento non affronta direttamente le responsabilità di Mosca nel conflitto. Al contrario, la proposta europea sarà presentata all’ Assemblea generale delle Nazioni Unite il prossimo lunedì, enfatizzando l’urgenza di un ritiro immediato delle truppe russe dall’Ucraina.
Questa divergenza di posizioni si manifesta in un contesto delicato, con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump , che ha recentemente criticato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky , definendolo “un dittatore” e sostenendo che non avrebbe dovuto avviare il conflitto. La tensione tra le due nazioni sembra intensificarsi, mentre un secondo incontro tra i rappresentanti di Russia e Stati Uniti è previsto nelle prossime due settimane, come annunciato dal vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov .
Le dichiarazioni di Trump
In un clima di crescente tensione, Trump ha smentito le voci sui media riguardo a una sua possibile visita in Russia il 9 maggio, giorno della celebrazione della Vittoria . “No, non è vero”, ha affermato ai giornalisti presso la Casa Bianca , rispondendo a domande sulla sua intenzione di recarsi a Mosca . Le indiscrezioni erano state diffuse dalla stampa francese, ma il presidente americano ha voluto chiarire la sua posizione.
Nel frattempo, la situazione sul campo in Ucraina continua a deteriorarsi. Vadym Filashkin , capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk , ha riportato che due persone sono state uccise e altre dodici ferite a causa di attacchi nemici nelle ultime 24 ore. Le statistiche fornite dall’amministrazione indicano che le perdite civili nella regione, escluse Mariupol e Volnovakha , ammontano a quasi 3.000 morti e oltre 6.700 feriti dall’inizio del conflitto.
Le posizioni sul ruolo di Zelensky
Trump ha anche manifestato scetticismo riguardo al ruolo di Zelensky nei negoziati per porre fine al conflitto. In un’intervista a Fox News , ha affermato che la presenza del presidente ucraino non è essenziale per il progresso delle trattative. “È lì da tre anni. Rende molto difficile fare accordi”, ha dichiarato, sottolineando che l’Ucraina non ha “carte in mano” e che le discussioni con Putin sono state più produttive. Zelensky ha risposto a queste affermazioni, lamentando il mancato coinvolgimento dell’Ucraina nei dialoghi e criticando Trump per le sue dichiarazioni. Il presidente americano ha continuato a mettere in discussione l’efficacia della presenza di Zelensky nei negoziati, affermando che la sua partecipazione non ha portato a risultati concreti. Le tensioni tra i due leader si intensificano, mentre la comunità internazionale osserva con attenzione l’evoluzione della situazione in Ucraina e le conseguenze delle dichiarazioni di Trump .