Il mese di novembre si preannuncia caldo in Italia, e non si parla di temperature. Le mobilitazioni in arrivo andranno a coinvolgere treni, aerei e mezzi pubblici, creando disagi ingenti per molti pendolari e viaggiatori. Ecco cosa ci aspetta.
Scioperi nazionali dell’8 e del 29 novembre
Per cominciare, il primo grande evento di protesta si svolgerà l’8 novembre con uno sciopero nazionale che influenzerà il trasporto locale. Bus, metropolitane, e treni potrebbero subire ritardi e cancellazioni. L’iniziativa è stata indetta da diversi sindacati, tra cui Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, e durerà 24 ore senza le consuete fasce di garanzia. Questo significa che è possibile che i cittadini si trovino di fronte a difficoltà nel raggiungere il lavoro o altre destinazioni.
Le ragioni alla base di questa mobilitazione riguardano principalmente il rinnovo di un contratto che è scaduto da troppo tempo. Infatti, da più di un anno i lavoratori chiedono a gran voce di poter rinnovare le loro condizioni lavorative. E dietro a questo si nasconde una realtà preoccupante: il settore del trasporto pubblico rischia di subire un arretramento che potrebbe avere conseguenze drammatiche, specialmente nelle città italiane. Come sostiene Stefano Malorgio, segretario della Filt Cgil, le risorse dedicate al trasporto pubblico sono state drasticamente ridotte dando vita a una situazione insostenibile. Le città italiane, invece di progredire, sembrano invece stazionare in un limbo, lasciando ampie fasce di popolazione senza accesso ai mezzi pubblici.
Un’altra data da tenere presente è quella del 29 novembre. In questa giornata, il settore ferroviario sarà ancora protagonista, con uno sciopero che avrà inizio dalle 21 del 28 novembre fino alle 21 del giorno successivo. Anche il personale autostradale sarà coinvolto, facendo dei giorni di novembre un vero periodo di disagi per chi viaggia.
Mobilitazioni aeree dell’11, 12 e 29 novembre
Non solo treni e mezzi pubblici. Anche i voli aerei subiranno il peso delle agitazioni. L’11 novembre, il personale dell’Aeroporto di Milano Linate incrocerà le braccia per ben 4 ore, dall’ora di pranzo fino alle 17. Un colpo duro per coloro che avevano programmato di volare in quel giorno e dovranno fare i conti con possibili cancellazioni o ritardi.
A seguire, il 12 novembre toccherà al personale di Enav, che si fermerà per altre 4 ore, sempre dalle 13 fino alle 17, in vari aeroporti sparsi per l’Italia. Le sedi coinvolte includono i grandi scali come Roma Fiumicino, Bologna e Lampedusa, rendendo difficile spostarsi in diverse regioni del Paese.
Infine, il 29 novembre sarà una giornata di sciopero anche per la compagnia WizzAir Malta, che fermerà le proprie operazioni per 24 ore, creando disagi potenzialmente imponenti. Anche presso gli aeroporti di Milano Malpensa e Milano Linate si registreranno fermate, mentre a Venezia è previsto un altro stop di 4 ore, dalle 14 alle 18. È chiaro che chi ha in programma voli in queste date dovrà prestare particolare attenzione alle comunicazioni delle compagnie aeree.
Scioperi ferroviari il 9, 10, 12 e 14 novembre
Dando uno sguardo più dettagliato al settore ferroviario, i disagi inizieranno già il 9 novembre in Campania, dove sono previste attività di sciopero dalle 19 fino alle 18 del giorno successivo. Si preannunciano quindi momenti di difficoltà per i pendolari della regione.
Ma non è tutto. Il 10 novembre a Firenze sono previsti altri disagi. Qui, un’agitazione durerà 8 ore, coprendo l’intero periodo dalle 9 fino alle 16 e 59, creando complicazioni per i viaggiatori. Chi si muove per lavoro o per altri motivi si dovrà preparare ad affrontare possibili ritardi o cancellazioni.
Il personale di manutenzione di Rfi non resterà indifferente a questa serie di mobilitazioni. Infatti, anche loro incroceranno gli strapunti dalle 21 del 12 fino alle 20 e 59 del giorno dopo, coinvolgendo l’intero territorio italiano. E il 14 novembre, per l’intero turno di lavoro, i lavoratori delle stazioni di Roma Tiburtina e Roma San Lorenzo si fermeranno. Questi eventi evidenziano le tensioni sempre più crescenti nel settore e il malcontento generalizzato per la mancanza di investimenti e di attenzione da parte delle istituzioni. In un clima di crescente insoddisfazione, gli effetti di queste proteste si faranno certamente sentire.