Il congresso esgo e le sfide nella gestione dei tumori ovarici
Il 23 febbraio 2025, Roma ha ospitato il 26esimo congresso della Società Europea di Oncologia Ginecologica (ESGO), dove Ornella Campanella, presidente dell’associazione aBRCAdabra, ha affrontato temi di fondamentale importanza riguardanti la gestione dei tumori ovarici. Campanella ha messo in evidenza la necessità di riconoscere la chirurgia di riduzione del rischio, attualmente esclusa dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Questa omissione è allarmante, poiché tale intervento è stato dimostrato come l’unica strategia realmente efficace per prevenire il cancro all’ovaio nelle donne portatrici di mutazioni nei geni Brca.
Il documento di policy per l’ovarian cancer commitment
In collaborazione con diverse associazioni di pazienti, è stato redatto un documento di policy per l’Ovarian Cancer Commitment (OCC), articolato in sei punti chiave. Campanella ha sottolineato due aspetti prioritari: il riconoscimento dei Percorsi Diagnostico Terapeutico Assistenziale (Pdta) per le donne ad alto rischio di cancro ovarico in tutte le regioni italiane e l’estensione dell’esenzione D99 per i pazienti affetti da tumore ovarico. Attualmente, solo otto delle venti regioni italiane hanno approvato il Pdta, mentre solo dieci hanno adottato l’esenzione, creando una disparità tra cittadini di “serie A” e “serie B”, un’ingiustizia che perdura nel 2025.
Richiesta di intervento normativo
Campanella ha ribadito l’urgenza di un intervento normativo che garantisca pari diritti e accesso alle cure per tutte le donne a rischio. Le sue richieste si fondano su dati concreti e sull’esperienza diretta delle pazienti, che spesso si trovano a combattere contro un sistema sanitario frammentato e iniquo. La presidente di aBRCAdabra ha esortato le istituzioni a considerare seriamente queste problematiche e a lavorare per una riforma che possa assicurare un’assistenza equa e adeguata.
Un appello alla collaborazione
La presentazione delle attività dell’Ovarian Cancer Commitment ha rappresentato un momento cruciale per sensibilizzare sia l’opinione pubblica che le istituzioni sulla necessità di un cambiamento. Campanella ha concluso il suo intervento con un accorato appello alla solidarietà e alla collaborazione tra le diverse associazioni e i professionisti del settore, affinché si possa unire le forze per migliorare la vita delle donne colpite da questa malattia.