Aumenti delle pensioni INPS e delle tredicesime nel dicembre 2024. Ecco chi può esultare negli ultimi mesi dell’anno
Nel dicembre 2024, una buona notizia attende alcuni pensionati italiani: le loro pensioni INPS e le tredicesime si arricchiranno leggermente. Questo incremento è il risultato di un taglio del cuneo fiscale che, sebbene non abbia un impatto significativo sulla maggior parte dei pensionati, porterà un miglioramento per una fetta di coloro che percepiscono pensioni medio-basse. Il taglio del cuneo fiscale rappresenta una strategia del governo per ridurre le imposte sui redditi da lavoro e da pensione, offrendo un piccolo sollievo finanziario a chi ne ha più bisogno.
Per comprendere meglio come funziona, il cuneo fiscale è essenzialmente la differenza tra il costo del lavoro sostenuto dal datore di lavoro e il salario netto percepito dal lavoratore o dal pensionato. Riducendo questo cuneo, il governo cerca di aumentare il reddito disponibile per i lavoratori e i pensionati, nella speranza di stimolare la spesa e quindi l’economia. Nello specifico, il taglio del cuneo fiscale per i pensionati si applica su due fasce di reddito: una riduzione di 6 punti percentuali per chi ha una retribuzione imponibile mensile (su 13 mensilità) fino a 2.692 euro e una riduzione di 7 punti percentuali per chi percepisce meno di 1.923 euro al mese.
Buone notizie di fine anno
Questa misura porterà, quindi, un leggero aumento della pensione mensile di dicembre e della tredicesima, anche se l’incremento sarà modesto. Tuttavia, per chi vive con redditi limitati, anche pochi euro in più possono fare la differenza, aiutando a coprire spese quotidiane o imprevisti. Oltre al taglio del cuneo fiscale, ci sono altre novità per i pensionati nel 2024.
Gli over 75 anni, ad esempio, riceveranno un aumento della pensione minima fino a 36,08 euro a partire dal cedolino di novembre 2024. Questa decisione è stata presa in risposta all’aumento del costo della vita e all’inflazione, fattori che hanno eroso il potere d’acquisto delle pensioni minime negli ultimi anni.
Inoltre, per coloro che non hanno ancora ricevuto gli arretrati dei mesi precedenti, questi saranno inclusi nel pagamento di novembre, con importi che possono raggiungere anche i 300 euro. Per i pensionati con meno di 75 anni, l’aumento sarà più contenuto, fino a 4,46 euro, ma riflette comunque l’intento di adeguare le pensioni al costo della vita.
Questi incrementi, sebbene minimi, sono un segnale dell’attenzione del governo verso i pensionati, soprattutto quelli con redditi più bassi, e rappresentano un tentativo di alleviare la pressione economica in un periodo di crescenti difficoltà finanziarie per molte famiglie.