Solo l’11% degli italiani soddisfatti della qualità della vita nelle città, secondo un rapporto

Il Campus Bio-Medico di Roma presenta il 2° Rapporto One Health, analizzando le sfide e opportunità per le città italiane entro il 2050, evidenziando la necessità di interventi significativi.
&Quot;Rapporto Sulla Qualità Della Vita Nelle Città Italiane: Solo L'11% Degli Italiani È Soddisfatto.&Quot; &Quot;Rapporto Sulla Qualità Della Vita Nelle Città Italiane: Solo L'11% Degli Italiani È Soddisfatto.&Quot;
"Rapporto 2025: solo l'11% degli italiani esprime soddisfazione per la qualità della vita nelle città."

Il Campus Bio-Medico di Roma ha presentato il 2° Rapporto One Health , intitolato “La salute della città e dei territori”, il 15 marzo 2025 presso il Senato. Questo documento offre un’analisi approfondita delle sfide e delle opportunità che le aree urbane italiane dovranno affrontare entro il 2050, sottolineando l’urgenza di sviluppare città più inclusive , dotate di spazi verdi , di una sanità accessibile e innovativa , e di una mobilità sostenibile . Un dato allarmante emerso dal rapporto è che solo l’ 11% degli italiani si sente soddisfatto della qualità della vita nella propria città, evidenziando la necessità di interventi significativi .

Le sfide della progettazione urbana

Il rapporto del Campus Bio-Medico evidenzia l’importanza di una progettazione urbana che affronti questioni fondamentali, come la creazione di spazi sicuri e inclusivi , il miglioramento della salute pubblica e la prevenzione delle disuguaglianze . La ricerca, realizzata in collaborazione con l’ Istituto Piepoli , ha analizzato l’evoluzione delle aree urbane italiane, rivelando che le grandi città non registreranno un aumento significativo della popolazione, mentre le città di medie dimensioni potrebbero vedere una crescita demografica. Questo scenario richiede un approccio integrato per affrontare le problematiche sanitarie e urbane , con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini.

Scenari futuri per le città italiane

Il rapporto del Campus Bio-Medico delinea due possibili scenari per il futuro delle città italiane. Il primo, denominato “città da usare”, immagina i centri urbani come luoghi di lavoro e servizi, con una popolazione residente limitata. Il secondo, “città da vivere”, propone un tessuto urbano che favorisca l’ inclusione sociale e la coesione tra centro e periferie, con spazi progettati per migliorare la qualità della vita. Secondo il rapporto, la qualità della vita dipende da elementi essenziali come l’accessibilità ai servizi , alla salute e all’ istruzione .

Investimenti e politiche per il futuro

Per affrontare le sfide future , è cruciale investire in una rete di trasporto pubblico efficiente e in soluzioni sostenibili . Il viceministro dell’ Ambiente e della Sicurezza energetica , Vannia Gava , ha sottolineato l’importanza di investimenti significativi per rendere le città più vivibili e sicure, con oltre 6 miliardi destinati al trasporto pubblico locale e 1 miliardo per il contrasto al dissesto idrogeologico . La transizione verso città più coese e solidali richiede interventi mirati alla rigenerazione degli spazi pubblici e alla riduzione del consumo di suolo.

Il ruolo delle istituzioni e dei cittadini

Il senatore Andrea Paganella ha messo in evidenza come il rapporto One Health offra spunti di riflessione preziosi, sottolineando l’importanza di concepire le città come luoghi da vivere. Francesco Battistoni , vicepresidente della Commissione Ambiente , ha affermato che le città del futuro devono essere resilienti e socialmente sostenibili . Marcello Fiori , direttore generale dell’ Inail , ha enfatizzato la necessità di mettere la persona al centro delle politiche urbanistiche , promuovendo stili di vita sani e città che integrino sostenibilità e qualità della vita.

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