Schillaci conferma proroga scudo penale per la chirurgia fino al 2025, puntando sull’eccellenza

Il ministro della Salute Orazio Schillaci annuncia la proroga dello scudo penale per i chirurghi italiani, sottolineando l’importanza dell’eccellenza e delle innovazioni nella chirurgia.
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Schillaci annuncia la proroga dello scudo penale per la chirurgia fino al 2025, sostenendo l'eccellenza nel settore sanitario

Il 21 febbraio 2025, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha ufficialmente annunciato la proroga dello scudo penale per i chirurghi italiani, evidenziando l’importanza di mantenere alta l’eccellenza della chirurgia nel nostro Paese. In un videomessaggio rivolto al presidente del Collegio italiano dei chirurghi, Maurizio Brausi, durante il secondo congresso CIC svoltosi a Roma, Schillaci ha messo in luce la necessità di potenziare i percorsi formativi avanzati e di supportare la crescita professionale dei medici.

Il valore della chirurgia italiana

Nel suo intervento, il ministro ha sottolineato come la chirurgia italiana si distingua per la sua eccellenza tecnica e scientifica, considerandola un patrimonio da tutelare. Schillaci ha rimarcato l’importanza di creare opportunità di aggiornamento continuo per i professionisti del settore, affinché possano affrontare le sfide di un contesto in continua evoluzione. Ha inoltre enfatizzato la necessità di ambienti lavorativi che riconoscano il merito dei professionisti sanitari, garantendo loro la possibilità di operare in serenità e sicurezza.

Un tema centrale del discorso è stato quello della responsabilità professionale. Il ministro ha spiegato che il Governo è impegnato nella creazione di un quadro normativo che equilibri la protezione dei medici con i diritti dei pazienti. Questo approccio è fondamentale per ridurre la medicina difensiva e migliorare il rapporto tra paziente e medico, creando un ambiente di lavoro più sereno e produttivo.

Innovazioni tecnologiche e futuro della sanità

Schillaci ha poi affrontato il tema delle innovazioni tecnologiche che stanno già cambiando il modello organizzativo della sanità italiana. Ha sottolineato l’importanza della robotica e dell’intelligenza artificiale, strumenti che stanno ampliando le possibilità di diagnosi precoce e di trattamenti sempre più precisi e personalizzati. L’adozione della telemedicina è un altro aspetto cruciale, poiché facilita l’integrazione tra ospedale e territorio, migliorando l’accesso alle cure e potenziando il monitoraggio dei pazienti anche a distanza.

In chiusura, il ministro ha affermato che l’obiettivo principale è garantire che il progresso scientifico diventi un alleato dell’uomo, potenziando la capacità di cura senza mai sostituire il ruolo fondamentale del professionista sanitario. Questo approccio è essenziale per affrontare le sfide future e per assicurare che la chirurgia italiana continui a mantenere elevati standard di qualità e sicurezza.

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