Salvini attacca ‘Propaganda Live’: “Fare satira è diverso dall’augurare la morte”

Salvini critica la satira di Dule su La7: “Augurare la morte supera il limite del buon gusto” e avvia un dibattito sulla libertà di espressione e i confini della satira.
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Salvini critica 'Propaganda Live' nel 2025, sottolineando la differenza tra satira e auguri di morte

Matteo Salvini ha manifestato la sua forte indignazione nei confronti della trasmissione “Propaganda Live”, andata in onda il 21 febbraio 2025 su La7. Il vicepremier ha scelto i social media per commentare un episodio controverso del programma, in cui il comico albanese Xhuliano Dule ha lanciato una provocazione diretta nei suoi confronti.

Durante il suo monologo, Dule ha affermato: “Spero che venga un ictus a Salvini”, provocando risate e applausi dal pubblico presente in studio. In risposta, Salvini ha pubblicato un post su X, nel quale ha chiarito la differenza tra satira e l’augurio di morte a qualcuno. “Un conto è fare satira, diverso è augurare la morte a qualcuno e riderci sopra. Non mi arrabbio neanche, provo pena e tristezza,” ha scritto il leader della Lega, allegando anche il video dello sketch di Dule.

La reazione di Salvini

Il vicepremier ha voluto chiarire la sua posizione sull’episodio, sottolineando che la satira deve rimanere entro limiti etici e morali. La sua reazione immediata ha innescato un ampio dibattito sui social media, dove molti utenti hanno espresso solidarietà a Salvini, mentre altri hanno difeso il diritto alla satira, considerandola una forma di libertà di espressione.

Salvini ha ribadito che, sebbene la satira possa essere pungente e provocatoria, ci sono affermazioni che superano il limite del buon gusto. La sua indignazione ha trovato eco anche tra altri esponenti politici, che hanno condannato le parole di Dule, ritenendole inaccettabili.

Il monologo di Xhuliano Dule

Xhuliano Dule, comico di origine albanese con un passato accademico alla Bocconi, ha giustificato il suo intervento affermando di aver studiato Vance e di aver letto “Elegia americana” durante i suoi studi. Nel suo monologo, Dule ha ironizzato sul fatto che associare il suo nome a un’istituzione prestigiosa come la Bocconi possa suscitare reazioni forti, in particolare da parte di Salvini.

La sua affermazione ha generato una reazione immediata, non solo da parte di Salvini, ma anche di altri esponenti politici e del pubblico, alimentando un acceso dibattito sulla libertà di espressione e sui limiti della satira. Dule ha difeso il suo diritto di esprimere opinioni forti, sottolineando che la satira è una forma di critica sociale e politica.

Il confronto tra Salvini e Dule ha messo in evidenza le tensioni nel panorama politico italiano, dove la libertà di espressione e il rispetto reciproco sembrano spesso in conflitto. La questione solleva interrogativi su quale sia il confine tra satira e offesa, un tema che continua a generare discussioni accese tra cittadini e politici.

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