Roberta Flack, la leggendaria voce di ‘Killing Me Softly’, ci lascia a 88 anni

La leggendaria artista Roberta Flack, nota per “Killing Me Softly”, è deceduta oggi a 88 anni, lasciando un’eredità musicale indelebile e un impatto duraturo.
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Roberta Flack, icona della musica soul e autrice della celebre canzone 'Killing Me Softly', è scomparsa all'età di 88 anni, lasciando un'eredità musicale indelebile

Roberta Flack, la leggendaria artista nota per il suo indimenticabile brano “Killing Me Softly”, è deceduta oggi, 24 febbraio 2025, all’età di 88 anni. La sua carriera, avviata all’inizio degli anni ’70, è stata caratterizzata da straordinari successi e un impatto duraturo nel mondo della musica. Flack è stata una delle voci più riconoscibili della musica pop e rhythm and blues, capace di toccare il cuore di milioni di ascoltatori.

Un’icona della musica

La scomparsa di Roberta Flack è stata annunciata da un portavoce, che ha confermato che la cantante è morta serenamente, circondata dall’affetto dei suoi cari. “Roberta ha infranto confini e record”, ha dichiarato il portavoce, evidenziando anche il suo impegno come educatrice. Sebbene non siano stati forniti dettagli sulla causa della morte, si sa che Flack ha affrontato gravi problemi di salute negli ultimi anni, tra cui un ictus nel 2016 e una diagnosi di SLA nel 2022, che le hanno impedito di continuare a cantare.

Flack ha raggiunto la celebrità grazie a brani indimenticabili come “The First Time Ever I Saw Your Face” e “Killing Me Softly With His Song”, entrambi premiati con il Grammy come disco dell’anno. Questi successi hanno segnato un’epoca e l’hanno consacrata come una delle artiste più rispettate nel panorama musicale. La sua carriera è stata costellata di riconoscimenti, ma la sua eredita va ben oltre i premi.

Le origini e i primi passi nella musica

Nata a Black Mountain, Carolina del Nord, Flack è cresciuta in una famiglia di musicisti, un fattore che ha influenzato profondamente la sua formazione artistica. Sin da giovane, si è lasciata ispirare dal gospel, in particolare dalle voci di Mahalia Jackson e Sam Cooke. A soli 9 anni ha iniziato a studiare pianoforte e, a 15 anni, ha ottenuto una borsa di studio per la Howard University di Washington, dove ha continuato a perfezionare le sue abilità musicali.

Durante gli anni universitari, Flack ha iniziato a esibirsi nei locali notturni di Washington, attirando l’attenzione del pianista jazz Les McCann. Questo incontro si è rivelato cruciale per la sua carriera, poiché McCann l’ha presentata all’etichetta Atlantic Records, che l’ha messa sotto contratto nel 1968. Da quel momento, la sua carriera ha preso il volo, portandola verso il successo internazionale.

Il trionfo commerciale e i successi memorabili

Il primo album di Roberta Flack, “First Take”, pubblicato nel 1969, non ha avuto un grande impatto iniziale. Tuttavia, il suo brano “The First Time Ever I Saw Your Face” ha guadagnato popolarità dopo essere stato utilizzato da Clint Eastwood nel film “Brivido nella notte” del 1971. Questo successo ha catapultato Flack al primo posto delle classifiche, segnando l’inizio di un periodo d’oro per la cantante.

Nel 1973, il brano “Killing Me Softly” ha consolidato la sua posizione nel panorama musicale. Scritto da Charles Fox e Norman Gimbel, il brano è diventato un classico, raggiungendo il primo posto nelle classifiche pop e il secondo nella classifica R&B. L’album omonimo ha ottenuto un enorme successo, diventando un doppio disco di platino. La canzone ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Grammy come disco dell’anno nel 1974, e continua a essere una delle canzoni più amate di sempre.

Flack ha continuato a registrare successi durante gli anni ’70, collaborando con artisti come Donny Hathaway e Peabo Bryson. Brani come “Feel Like Making Love” e “The Closer I Get to You” hanno raggiunto le vette delle classifiche, dimostrando la sua versatilità e il suo talento unico.

Un declino e un’eredita duratura

Tuttavia, alla fine degli anni ’70, il suo stile musicale ha iniziato a perdere terreno, mentre il pubblico si orientava verso sonorità più moderne come funk, rap e hip-hop. Nonostante ciò, Flack è rimasta un’artista rispettata e ha continuato a ricevere nomination ai Grammy, con l’ultima nel 1995 per la sua performance nell’album “Roberta”.

L’eredita di Roberta Flack è indiscutibile. La sua voce potente e il suo talento straordinario hanno lasciato un’impronta indelebile nella musica. Con la sua scomparsa, il mondo perde una delle sue più grandi interpreti, ma la sua musica continuerà a vivere nei cuori di chi l’ha amata e apprezzata.

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