Riforma porti 2025: Rixi mira a potenziare i mercati del Mediterraneo per favorire lo sviluppo del Sud Italia
Il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, ha svelato a Palermo, il 24 febbraio 2025, un ambizioso piano di riforma per i porti italiani. Durante un tour che lo ha portato a esplorare vari scali del paese, Rixi ha evidenziato la necessità di creare un ente nazionale capace di offrire una proposta competitiva a livello globale. Ha sottolineato come il porto di Rotterdam superi in capacità le 16 Autorità portuali italiane messe insieme, rendendo evidente l’urgenza di un cambiamento radicale nel sistema portuale nazionale.
“Attualmente, i nostri porti si sono sviluppati in modo frammentato, mentre puntiamo a una competizione globale”, ha dichiarato Rixi. Ha messo in risalto come i porti del Sud Italia, e in particolare il porto di Palermo, possano diventare hub strategici per mercati in crescita, contribuendo al benessere delle comunità locali. Inoltre, il viceministro ha in programma di recarsi in Tunisia per stabilire accordi con i paesi del Nord Africa, sottolineando l’importanza di rafforzare le relazioni nel bacino del Mediterraneo .
Rixi ha chiarito che non sono previsti accorpamenti tra i porti , ma ha insistito sull’importanza di raggiungere il pareggio di bilancio entro 3-4 anni. In caso contrario, l’accorpamento potrebbe diventare una possibilità. “È fondamentale investire risorse dove ci sono Autorità portuali capaci di generare progetti e reddito”, ha affermato, sottolineando l’importanza di un coordinamento nazionale per garantire uniformità nei servizi portuali in tutto il paese.
Secondo Rixi, la nuova authority di sistema portuale sarà una Società per Azioni pubblica e avrà il compito di progettare e realizzare nuove opere, oltre a coordinare le attività dei porti sui mercati internazionali. “È necessario un piano nazionale di investimenti che renda omogenei i servizi portuali in Italia “, ha aggiunto.
Un altro tema centrale del discorso di Rixi è stato il Ponte di Messina, considerato cruciale per lo sviluppo non solo della Sicilia, ma dell’intero Sud Italia . “Quando avremo tutte le autorizzazioni, inizieremo i lavori. Questo progetto rappresenta una sfida per il nostro paese, che deve affrontare le sfide globali e risolvere le questioni interne mai affrontate”, ha dichiarato. Rixi ha anche evidenziato l’importanza dell’ Africa come continente in via di sviluppo, invitando l’Italia a essere protagonista nel contesto internazionale.
Infine, il viceministro ha discusso del futuro dell’ autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale, sottolineando la necessità di una continuità nella gestione. Rixi ha annunciato che discuterà con il presidente della Regione Siciliana , Renato Schifani, per condividere la nomina del successore, assicurando che le decisioni saranno prese in modo condiviso nelle prossime settimane, dopo aver visitato tutte le autorità portuali.