Il bonifico bancario è uno strumento quotidiano per molti, utilizzato per trasferire denaro da un conto corrente a un altro in modo sicuro e tracciabile.
Tuttavia, la semplicità di questa operazione nasconde alcune insidie, specialmente quando il trasferimento di denaro avviene tra familiari per motivi di liberalità, come regali o donazioni.
Una parte cruciale di questo processo è la causale, ovvero la motivazione del trasferimento, che, se non indicata correttamente, può attirare l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate e condurre a controlli indesiderati.
La causale: un dettaglio essenziale
Quando si effettuano bonifici per regali in denaro a figli, nipoti o altri familiari, la causale non è solo un dettaglio formale, ma un elemento essenziale per evitare malintesi con il Fisco. L’inserimento di una causale chiara e specifica è fondamentale per giustificare la natura del trasferimento e dimostrare che non si tratta di un movimento sospetto o di un reddito non dichiarato. Ad esempio, indicare semplicemente “regalo” può sembrare sufficiente, ma rischia di essere troppo generico e quindi ambiguo agli occhi delle autorità fiscali.
L’Agenzia delle Entrate, grazie all’Anagrafe dei conti correnti, ha la possibilità di monitorare i bonifici e verificare eventuali anomalie. Per questo motivo, è consigliabile utilizzare espressioni più dettagliate nella causale, come “Regalo compleanno da papà a figlia” o “Donazione nonno a nipote per laurea”. Specificare il rapporto familiare e l’occasione del regalo aiuta a chiarire immediatamente la natura del trasferimento, riducendo il rischio di verifiche fiscali.
Un’altra opzione è l’utilizzo della parola “donazione” nella causale, che sottolinea l’intento di regalare denaro piuttosto che effettuarlo come pagamento o altra forma di reddito tassabile. Questo è particolarmente importante nei casi di somme significative o quando il denaro viene trasferito per eventi particolari, come matrimoni, lauree o altre celebrazioni familiari.
La giurisprudenza italiana ha chiarito in più occasioni l’importanza della causale nei bonifici. Ad esempio, la sentenza n. 7258 del 2017 della Cassazione ha ribadito che una causale accurata che indichi il destinatario e il motivo della donazione esclude la natura reddituale della somma, esentandola così dalla dichiarazione al Fisco. Questo principio evidenzia come la trasparenza e la precisione siano essenziali per evitare problemi con l’Agenzia delle Entrate.
È importante considerare che le donazioni in denaro tra familiari sono del tutto legali e comuni, ma per evitare complicazioni burocratiche è cruciale adottare alcune precauzioni. In particolare, inserire una causale chiara e dettagliata è il miglior modo per dimostrare che il trasferimento è un atto di liberalità e non un tentativo di eludere le tasse. Anche per bonifici di modico valore, è consigliabile non trascurare questa precauzione, poiché ogni transazione ha il potenziale di essere esaminata se sembra irregolare o ingiustificata.