Mentre il mondo tiene gli occhi puntati su Papa Francesco, ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma e in prognosi riservata, le librerie accolgono una nuova pubblicazione che riflette il suo amore per la poesia e la letteratura. Titolato “Viva la poesia!“, il libro, curato da Padre Antonio Spadaro e pubblicato dalle Edizioni Ares, riunisce per la prima volta gli scritti del pontefice in tema di poesia, offrendo uno sguardo unico sulla sua sensibilità letteraria durante il pontificato.
La relazione tra poesia e vita secondo Papa Francesco
Papa Francesco ha sempre manifestato un profondo apprezzamento per la poesia, considerandola una forma d’arte essenziale. Nel libro, il pontefice esprime con entusiasmo la propria passione, affermando: “Mi piace tanto la poesia… La poesia è piena di metafore”. Da queste parole emerge l’idea che la poesia offre un modo per liberare la mente, rendendola più agile e intuitiva. Le metafore, secondo il Papa, sono strumenti che non solo arricchiscono il linguaggio ma possono anche facilitare uno sviluppo del pensiero più flessibile, contribuendo a una comprensione più profonda della realtà.
In un’epoca in cui il senso critico sembra affievolirsi, Francesco invita a riscoprire l’importanza della letteratura nel nostro quotidiano: “Dovremmo recuperare il gusto per la letteratura nella nostra vita”, sottolinea, cercando di destare un interesse che potrebbe altrimenti andare perduto, descrivendo coloro che ignorano la letteratura e la poesia come “frutti secchi”.
La letteratura come formazione dell’anima
Oltre a celebrare la poesia, Papa Francesco evidenzia il ruolo della letteratura nella formazione dell’individuo. Nell’era contemporanea, il Papa mette in guardia contro il rischio di appiattirsi in una vita priva di ricchezza culturale. A tal proposito, spera che la poesia possa acquisire maggiore rilevanza anche nei contesti accademici, in particolare nelle università pontificie, auspicando che gli studenti possano approcciare la letteratura con il giusto spirito e curiosità.
Nel libro, Padre Antonio Spadaro, teologo e critico letterario noto per la sua passata collaborazione con il pontefice, offre le sue chiavi di lettura per decifrare l’approccio letterario del Papa. Attraverso un’attenta analisi, Spadaro permette al lettore di esplorare gli autori che hanno influenzato il pensiero di Jorge Mario Bergoglio, tra cui figure iconiche come Dante, Dostoevskij, Virgilio e Borges.
Scritti inediti e testimonianze
Una delle sorprese del volume è un testo autografo inedito di Papa Francesco, scritto appositamente per Padre Spadaro. Questo scritto, utilizzato anche per la copertina, è stato rivelato al pubblico e conferma il legame speciale tra il Papa e il curatore del libro. Attraverso queste pagine, Francesco condivide visioni e riflessioni che mostrano come la poesia non sia solo un passatempo, ma un elemento fondamentale per nutrire la propria umanità.
Il libro si chiude con una toccante intervista a uno degli ex studenti di Lettere del Liceo dove Bergoglio insegnò prima di diventare sacerdote. Attraverso questa testimonianza, si percepisce l’impatto che Francesco ha avuto, non solo come leader spirituale, ma anche come educatore e cultore di scienza e arte.
In definitiva, “Viva la poesia!” non è solo una raccolta di scritti o riflessioni sulla poesia, ma un invito a ripensare l’importanza delle forme d’arte nella nostra vita quotidiana, riflettendo il desiderio di Papa Francesco di incoraggiare una connessione più profonda tra la cultura e la spiritualità.