La morosità condominiale in Italia sta vivendo un periodo di crescente preoccupazione, sia per i residenti che per gli amministratori. Un recente sondaggio dell’ Anammi , l’Associazione Nazionale degli Amministratori di Immobili, rivela che oltre il 72% degli amministratori prevede che i ritardi nei pagamenti degli oneri condominiali influenzeranno significativamente la loro attività e la vita dei condomini. Questo fenomeno, già noto, ha raggiunto livelli allarmanti negli ultimi anni, in particolare durante le crisi economiche , come quella del 2022 , aggravata dall’aumento dei costi energetici .
Il sondaggio di Anammi e le preoccupazioni degli amministratori
Il 21 febbraio 2025 , l’ Anammi ha reso noti i risultati di un sondaggio che ha coinvolto oltre 13.000 iscritti. Giuseppe Bica , presidente dell’associazione, ha espresso la sua preoccupazione per la situazione attuale, evidenziando come la morosità condominiale possa aggravare le difficoltà già esistenti nel patrimonio immobiliare italiano. “In un contesto di grande incertezza economica, i professionisti del settore devono gestire le richieste dei condomini, affrontando al contempo le sfide legate all’ inflazione e ai rincari energetici “, ha dichiarato Bica .
Dall’indagine emerge che il 72,97% degli amministratori ritiene che i ritardi nei pagamenti avranno un impatto notevole nei prossimi mesi. Inoltre, il 66,28% degli intervistati prevede un aumento della morosità del 20% . “Non è un dato da sottovalutare”, ha sottolineato Bica , richiamando l’attenzione sulla storicità del problema nei condomini italiani. Il 15,12% degli amministratori prevede un incremento della morosità del 70% , mentre il 12% stima che la situazione possa addirittura raddoppiare .
Le cause della morosità e le conseguenze per i condomini
Le principali cause di questo aumento sono le difficoltà economiche dei condomini, indicate dal 38,8% degli amministratori. Un altro fattore significativo è la mancanza di rispetto delle regole , segnalata dal 36% degli intervistati, un problema che si riflette non solo nella morosità , ma anche nelle liti condominiali . Inoltre, il 25% degli amministratori attribuisce l’incapacità di pagamento alla cattiva gestione delle finanze personali da parte dei condomini.
Le conseguenze di questa situazione sono evidenti. La gestione delle spese condominiali diventa sempre più complessa, come confermato dal 66,50% degli amministratori. “È naturale che chi rispetta i propri impegni economici si senta frustrato nei confronti di chi non paga”, ha commentato Bica , sottolineando come la morosità possa compromettere l’armonia all’interno del condominio. La dilazione dei pagamenti porta a difficoltà nel proseguire i lavori già avviati ( 13,37% ) e al mancato pagamento dei compensi agli amministratori ( 11,05% ).
La situazione nelle grandi città e le misure da adottare
La morosità condominiale si manifesta in modo più accentuato nelle grandi città italiane. Roma si colloca al primo posto, secondo il 22,38% degli amministratori intervistati, seguita da Milano con il 9,3% . Altri capoluoghi come Venezia ( 3,9% ), Firenze e Napoli ( 3,2% ) mostrano una situazione meno critica, ma comunque preoccupante. Gli immobili più colpiti dalla morosità sono generalmente di grandi dimensioni ( 35,53% ) e situati in periferia ( 35,26% ). Tuttavia, il 14% degli amministratori ha segnalato che anche i condomini nei quartieri più benestanti o abitati da persone anziane ( 13,95% ) stanno affrontando questo problema.
Il Codice Civile , dopo la riforma del condominio, prevede la possibilità di richiedere un decreto ingiuntivo entro sei mesi dal mancato pagamento. Tuttavia, questa misura non è sufficiente a risolvere la situazione. Gli amministratori dell’ Anammi ammettono di ricorrere alla rateizzazione in quasi la metà dei casi, affiancata da una selezione attenta dei fornitori e dall’uso di tecnologie per il risparmio . “Non esistono soluzioni facili per affrontare la morosità “, ha concluso Bica , esprimendo interesse per le iniziative del Governo volte a sostenere le famiglie in difficoltà. Gli amministratori, secondo Bica , intendono continuare a svolgere un ruolo fondamentale nel contesto economico e sociale del paese.