Milano, Palazzo Marino non si illumina per i piccoli Bibas: tensione con la comunità ebraica

Controversia a Milano tra la comunità ebraica e il sindaco Giuseppe Sala per la mancata illuminazione di Palazzo Marino in memoria dei bambini israeliani rapiti da Hamas.
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Milano, Palazzo Marino in ombra: la comunità ebraica protesta per l'assenza di illuminazione in onore dei piccoli Bibas

Controversia a Milano: La Comunità Ebraica e il Sindaco Giuseppe Sala

Il 21 febbraio 2025, Milano si trova al centro di una polemica che coinvolge la comunità ebraica e il sindaco Giuseppe Sala. La controversia è scaturita dalla decisione di non illuminare Palazzo Marino con il colore arancione, come richiesto dalla Brigata Ebraica di Milano e altre associazioni ebraiche locali. Questo gesto simbolico era destinato a commemorare i due bambini israeliani, Ariel e Kfir Bibas, rapiti da Hamas e restituiti senza vita a Israele.

Le parole di Davide Blei

Davide Blei, delegato alla comunicazione della comunità ebraica di Milano, ha manifestato il suo disappunto nei confronti della posizione del sindaco, definendo la sua ambiguità come inaccettabile. “Da tempo avevo consigliato di interrompere i rapporti con il sindaco di Milano”, ha dichiarato Blei in un’intervista con Adnkronos. Secondo lui, Sala dovrebbe rappresentare tutti i cittadini, non solo una parte della popolazione. La tensione tra la comunità ebraica e l’amministrazione comunale è evidente, e le parole di Blei mettono in luce un crescente malcontento.

La risposta del sindaco

In risposta alle critiche, il sindaco Giuseppe Sala ha affermato che ci sarebbero molte ragioni per continuare a illuminare il Comune, ma ha sottolineato che la questione è legata a posizioni politiche. “Non credo che lo faremo”, ha dichiarato, scatenando ulteriori reazioni dalla comunità ebraica. Blei ha evidenziato che l’accaduto ha colpito profondamente l’opinione pubblica mondiale e che la richiesta di illuminazione è in linea con quelle avanzate in altre città.

Un divario crescente

La situazione si complica, poiché il divario tra la comunità ebraica e il sindaco sembra ampliarsi. Le parole di Blei, che ha descritto l’atteggiamento di Sala come un segno di disinteresse, riflettono un sentimento di frustrazione crescente. La mancata illuminazione di Palazzo Marino rappresenta non solo un gesto simbolico, ma anche un punto di rottura in un rapporto che, secondo Blei, non dovrebbe essere trascurato.

Una questione di rilevanza sociale

In questo contesto, Milano si trova a dover affrontare una questione di grande rilevanza sociale e culturale, che va oltre la semplice illuminazione di un edificio. La comunità ebraica chiede rispetto e riconoscimento, mentre il sindaco deve navigare tra le pressioni politiche e le aspettative dei cittadini. La situazione rimane tesa e la comunità ebraica continua a far sentire la propria voce, sperando in un cambiamento di rotta da parte dell’amministrazione comunale.

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